Salerno: la posizione di Coldiretti in merito al gasolio in agricoltura
SALERNO - La Coldiretti prende una chiara posizione in merito alla ventilata ipotesi di abolizione delle agevolazioni sulle accise sul gasolio a favore degli imprenditori agricoli che effettuano coltivazioni sotto serra. Con una nota, nei confronti dei rappresentanti istituzionali provinciali a seguito della decisone del 13 luglio u.s. presa dalla Commissione CE, la Coldiretti puntualizza: "Tale opportunitĂ - spiega il direttore provinciale Ascolese- ha trovato nel tempo piena e legittima giustificazione nel fatto che le coltivazioni in serra sono divenute con il passare degli anni sempre meno competitive a causa del crescente costo del carburante, che incide notevolmente sul complessivo costo di produzione aziendale. Variabile, quella del costo del carburante, che non dipende dall'impresa e sulla quale la stessa impresa non è in grado di intervenire con adeguamenti automatici del prezzo del prodotto, stante la forte concorrenza da parte di numerosi Paesi terzi che operano i condizioni molto più competitive in quanto ai costi di produzione.
Tra l'atro giova riflettere sul fatto -continua Ascolese- che negli ultimi anni si è assistito, in provincia di Salerno, ad un incremento delle coltivazioni in serra, a seguito di numerose conversioni aziendali che hanno interessato molte realtĂ produttive di limitate estensioni, che nella produzioni in serra hanno ritenuto di poter trovare un equilibrio economico, non più realizzabile con altre tipologie di produzioni estensive, che richiedono superfici molto elevate, al di sopra degli standard medi provinciali.
Circa la questione della presunta discriminazione tra imprenditori che viene posta alla base del procedimento da parte della Commissione, il Presidente della Coldiretti salernitana, Pietro Caggiano, ha sostenuto come l'ipotesi nel caso in esame non sussista, nel momento in cui tutti gli imprenditori agricoli possono beneficiare liberamente della opportunitĂ di scegliere fra coltivazione in serra ovvero in pieno campo, a seconda, naturalmente, delle specificitĂ territoriali e delle singole capacitĂ professionali.
Assoluta contrarietĂ viene dichiarata dalla Coldiretti di Salerno circa la ipotesi, pur essa ventilata, di richiedere la restituzione alla imprese beneficiarie della agevolazione, degli importi relativi alla stessa. In alcuni casi, viene fatto notare, si tratta di cifre assolutamente impensabili per le risorse delle imprese, in una situazione che è di estrema difficoltĂ per la negativa congiuntura economica mondiale. Coldiretti è dell'avviso che la questione non sia riconducibile ad un livello regionale, né tanto meno, provinciale, bensì si deve affrontare e risolvere in sede nazionale. Sembrerebbe, infatti, assai strano da un lato enfatizzare l'accordo, di sicura rilevanza, recentemente siglato fra il Ministero dell'economia, l'ABI e le Organizzazioni professionali di categoria, in merito alla sospensione dei debiti bancari a favore delle PMI, per poi assistere dall'altro lato ad un atto di vero e proprio "esproprio" a danno delle medesime imprese.
Deve, inoltre, considerarsi - si legge ancora nella nota - la mancanza assoluta di dolo o colpa da parte degli imprenditori che hanno fruito delle agevolazioni, come pure da parte degli Enti preposti alla assegnazione che hanno legittimamente agito in ossequio a norme cogenti dell'ordinamento nazionale".
La nota della COLDIRETTI Salerno si conclude con un appello alle Istituzioni territoriali, affinché valutino, come tra l'altro risulta giĂ compiuto, con attenzione e determinazione la questione che rischia di compromettere una gran parte della economia agricola, la più avanzata in termini di professionalitĂ e di investimenti, operante sul territorio provinciale; naturalmente senza con questo voler coprire o minimamente giustificare eventuali situazioni di abuso che fossero state compiute da chicchessia, e che vanno isolate e perseguite nei modi di legge.







