''Vento d’estate'', il folk e il rock del ''Pozzo di San Patrizio'' a Santa Maria di Castellabate
È all’insegna del folk, del rock e della musica popolare l’appuntamento di questa sera (venerdì 28 agosto) nell’ambito della rassegna “Vento d’estate”. Alle ore 21,30 30 in piazza Lucia a Santa Maria di Castellabate i riflettori saranno puntati sullo spettacolo de “Il pozzo di San Patrizio”. L’ingresso è gratuito.
La kermesse “Vento d’estate” è organizzata dall’amministrazione guidata dal sindaco Costabile Maurano, con l’impegno operativo dell’assessore al turismo Simona Federico. La rassegna si conclude domenica 30 agosto con i “Beatlesjuice” alle ore 21,30 in piazza Comunale a San Marco di Castellabate, sempre con ingresso gratuito.
È un tuffo nel folk, da quello irlandese al reggae, che si unisce a sonorità elettroniche e pop. “Il Pozzo di San Patrizio”, una delle band italiane oggi più apprezzate in Europa, ha uno stile caratterizzato da diverse influenze musicali, che dà luogo ad uno spettacolo foriero di una fruibilità ed energia sonora. La proposta è quello di un sound moderno che utilizza strumenti acustici combinati ad una effettistica di tipo analogico, un pizzico di elettronica, folk, chitarre in levare, ma soprattutto tanto rock.
Nel 2006 la band pubblica “LucidaMente” per la prestigiosa etichetta milanese Ethnoworld e distribuito da Venus, che fa da seguito ad “Altri Tempi” e alla fortunata autoproduzione d'esordio “Il Pozzo di San Patrizio”. Nel maggio 2008 pubblica per UPR/Edel, etichetta faro del folk rock italiano, il cd “Hard Folk Cafè”, con inediti, alcune tra le più amate hits della band e un omaggio a Vasco Rossi, con il brano “Cosa succede in città”, cantato in coppia con il grande Lino Vairetti degli Osanna, storica formazione del prog italiano.

I “Beatlesjuice” sono, invece, un quartetto composto da Francesco Satini (chitarra e voce), Nicola Pietrangeli (basso e voce), Matteo Spiro (chitarra) e Andrea Volpato (batteria e percussioni). La loro “missione” è diffondere il verbo dei Beatles, rivivendo soprattutto il primo incontro tra Lennon e McCartney, gli esordi ad Amburgo con le hit eseguite nei nigth della Reeperbahn e le primissime canzoni da compositori.
Ad ogni spettacolo dei “Beatlesjuice” viene proposto un viaggio, che inizia proprio dai primi successi dei loro idoli, fondamentali per la formazione artistica degli allora Silver Beetles e soprattutto carichi di quel “mix appeal” che contribuirà alla nascita del mito dei Fab four. Terminata l’avventura amburghese, il tour proposto dal gruppo prosegue con i classici più amati e si conclude con alcune perle del periodo più maturo, sempre accompagnate da molta carica ed un po’ di ironia.
 
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