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Carenza di acqua per mancanza di precipitazioni, cosa accadrà nel Cilento secondo il prof. Ortolani?

Estate 2017: inizierà la "guerra dell'acqua"?

📅 domenica 4 giugno 2017 · 📰 AmbienteCilento

04062017 siccita cilento
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La parola al prof. Franco Ortolani, ordinario di geologia e direttore del dipartimento pianificazione del territorio della Federico II, in merito alla carenza di acqua nel Cilento per mancanza di precipitazioni.

Le precipitazioni stanno diminuendo da decine di anni e la temperatura si sta riscaldano lentamente condizionando l'assetto della superficie del suolo naturale.
Risultato?
Le sorgenti erogano portate inferiori di acqua potabile.

E' da anni che accade.
Come si risolve il problema?
"Speriamo che io me la cavo"?
Un esempio evidente è rappresentato da quanto accade nel tratto terminale del fiume Mingardo nel Parco Nazionale del Cilento.
Ieri andando a Palinuro ho potuto osservare che il tratto fluviale in corrispondenza del viadotto della superstrada Mingardina è asciutto, solo qualche pozza d'acqua isolata dove si abbeverano uccelli e le mucche che pascolano nel greto fluviale simile ad un uadi che solca i rilievi desertici africani: una fiumara asciutta.
Il fatto è che il Mingardo è area protetta ambientalmente!
Fra poco aumenteranno i turisti e conseguentemente la produzione di acqua inquinata. In questa situazione è evidente che nessuno scarico in fiume, se esiste ancora, può essere tollerato.
I responsabili, poco responsabili, di enti che distribuiscono l'acqua potabile stanno avvisando la popolazione che l'acqua sarà "razionata" e distribuita ad ore.
Questa è la loro strategia per affrontare e risolvere una situazione penosa che da anni si esalta in agosto?
E che si aggraverà ancora di più nel prossimo futuro.
In pratica ... chi può si sta organizzando con una cisterna autonoma!
E' evidente che i cittadini che eleggono persone incapaci sono dannosi per se stessi e gli altri e per quei cittadini che verranno!
Il fiume Mingardo...era un fiume ora sta diventando un uadi. Già secco il 3 giugno 2017!

gola fiume mingardo cilento pioggia


Il fiume Mingardo nel Cilento era alimentato durante il periodo non piovoso dall'acqua erogata dalla sorgente Fistole, a monte di Rofrano.
Alcune centinai di litri al secondo che garantivano la portata vitale per fauna e flora.
Decine di anni fa la sorgente è stata captata per uso potabile quasi completamente per cui il fiume si prosciuga normalmente in agosto.
Quest'anno la scarsa pioggia caduta ha causato il prosciugamento con due mesi di anticipo.
Una palese evidenza della crisi idrica che si accentuerà in agosto prossimo quando decine di migliaia di turisti assetati occuperanno il Cilento costiero.
Crisi=emergenza?
C'è già chi si sta fregando le mani per i prossimi guadagni parassitari?
E' probabile.
Come si vede l'effetto del cambiamento climatico può avere ricadute immediate per cui occorre intelligenza amministrativa per affrontare degnamente le situazioni climatico-ambientali che si stanno modificando.
I vecchi arnesi non servono più!
Vecchi arnesi=incapacità di governare le nuove situazioni prevedibili con conseguenti danni all'assetto socio-economico e disagi, evitabili, ai cittadini.
Estate 2017: inizierà la "guerra dell'acqua"?
Siamo in un periodo di cambiamento climatico iniziato già all'inizio del 1800 cioè alla fine della Piccola Età Glaciale, prima ancora che iniziasse l'inquinamento atmosferico antropogenico.
Secondo la ciclicità millenaria che ha caratterizzato le ultime migliaia di anni della storia climatico ambientale l'attuale cambiamento dovrebbe causare una situazione simile a quella che ha caratterizzato il periodo caldo medievale di circa 1000 anni fa.
In parole povere le precipitazioni piovose tenderanno a diminuire e la temperatura aumenterà leggermente.
La Campania basa non solo l'approvvigionamento idropotabile ma anche quello irriguo ed industriale quasi completamente sull'acqua che viene erogata dai grandi serbatoi idrogeologici carbonatici carsificati.
Si aggiunga che nel bacino del Bussento l'acqua della grande (alcuni metri cubi al secondo di acqua potabile) sorgente Fistole del Faraone, a monte del Lago artificiale Sabetta è vincolata da una concessione per la produzione di energia idroelettrica alla centrale di Sicilì.
Ciò accade perchè quasi tutta l'acqua erogata dalla sorgente Fistole a monte di Rofrano è captata per uso potabile.
Fino ad oggi le precipitazioni piovose autunnali ed invernali sono state inferiori a quelle degli anni precedenti (intorno al 15%) per cui le falde hanno incamerato meno acqua e le sorgenti erogano meno acqua.
A meno che giugno e luglio non saranno molto piovosi, ed è molto difficile, si prevede una estate di "fuoco" circa l'approvvigionamento potabile.
L'acqua da distribuire sarà meno di quella dell'anno scorso.
A chi si sottrarrà?
Ai turisti o agli abitanti cilentani dei vari centri interni?
La risposta è prevedibile.
Come si affronterà l'estate?
Una soluzione immediata e permanente non si può trovare.
Come stiamo dicendo da anni bisogna preparare le soluzioni progettandole e facendole finanziare.
Come ho già spiegato nel Cilento l'acqua potabile da utilizzare c'è in abbondanza.
E' noto che le reti idriche sono caratterizzate da perdite che diminuiscono la risorsa utilizzabile anche del 30-50%.
E' stato preparato un progetto di rifacimento e ammodernamento delle reti acquedottistiche?
Le guerre devono essere evitate con una intelligente amministrazione.


Prof. Franco Ortolani

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