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MONTECORICE_ QUANDO LE VITTIME DI DUE GUERRE NON SONO SOLO NUMERI MA VITE RACCONTATE L'EMOZIONE E' COINVOLGENTE

Il lIBRO “I CADUTI ED I REDUCI: MONTECORICE TRA I DUE CONFLITTI MONDIALI” DI GENNARO MALZONE PRESENTATO DAL SINDACO PIER PAOLO PICCIRILLI

📅 domenica 4 giugno 2017 · 📰 LibriCilento

04062017 caduti reduci libro montecorice
Credits Foto M. Russo

foto autoredi Marisa Russo | Blog

Conoscere il passato per tentare di migliorare il futuro è essenziale, quando inoltre la storia viene trasmessa anche come coinvolgimenti di singole persone travolte inconsapevolmente in eventi tragici, “estirpate” dalle loro terre, dalla loro famiglia, dalla loro semplice ma serena vita, se ne sente maggiormente il dramma assurdo.

Nelle guerre ogni vita nel suo inestimabile valore diviene pedina “giocata” inesorabilmente da poteri forti per fini troppo spesso al di fuori di ogni etica.

Per ora è solo questo libro il Monumento cartaceo “eretto” ai caduti delle due guerre, non esiste, oltre qualche targa, un monumento scultoreo, ma questa testimonianza vibra del dolore dei cinquantuno esseri umani sacrificati e dei loro familiari.

Una ricerca cha va al di là dei documenti faticosamente trovati questa del professore Gennaro Malzone, impegnato anche nell’interpellare i discendenti di tali vittime, per ascoltare la memoria orale, ancora vibrante di emozione.

Come non restare ancora commossi dalla povera madre che, perso il figlio ucciso in un sommergibile ad opera di stessi italiani nell’impossibilità di comunicare, di riconoscere i loro conterranei, non volle mai più, sino alla morte, aprire quella finestra della sua casa che si affacciava su quel mare che aveva inghiottito suo figlio? Non volle più assaggiare pesce, in quel suo paese marino fu costretta ad odiare quel mare traditore!

Coinvolgente anche l’intervento del professore Cesare Maffia che mostra il suo interesse alla storia trascorsa con la cura e l’amore al Museo della Civiltà Contadina che presiede.

La professoressa Mimma Cuono ha letto dei brani del testo.

Peppe Tarallo ha reso testimonianze a nome di suoi parenti deceduti.

Raccontata una significativa protesta poco conosciuta, quella della vittima di un fascista costretto ad ingerire olio di ricino che defecò il prodotto conseguenziale in giornali che, infagottati, spedì al duce!

Vari gli episodi di questi soldati che, anche quando hanno salvato la vita, sono stati costretti a soffrire il freddo malvestiti, la fame, le malattie, il degrado fisico e psichico in cui si perde ogni dignità, in una visione di sopravvivenza che muta ogni canone. Quale tenerezza per il reduce presente che, tra tanti racconti, ha riferito come, vistosi morire accanto il suo compaesano, in un estremo atto d’amore, gli tolse la fede nunziale per portarla alla moglie e fu costretto a nasconderla nell’ano!!!!

Questo testo, stampato da Digital Press di Piccirillo, verrà distribuito a settembre nelle Scuole Medie, affinchè i giovanissimi, assetati di tutto e spesso superficiali, imparino un senso profondo della vita e della pace conoscendo le sofferenze e le privazioni dei loro avi travolti dalle guerre.

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