16 artisti per “Il Castello sospeso” dal 20 agosto al 20 settembre
Solenne cerimonia di inaugurazione lunedì 20 agosto alle ore 20 per la mostra “Il Castello sospeso”, di scena nelle scuderie del castello dell’Abate fino al 20 settembre prossimo. Il maniero di S. Costabile Gentilcore ospiterà per un mese le opere di 16 artisti italiani e stranieri della ceramica.
L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Idee, propone una splendida collezione ceramica inserita nella suggestiva location del castello nel borgo medievale di Castellabate, disegnando una articolata topografia che va da Albissola a Faenza, a Napoli, Salerno,Cava, Vietri, Raito, Ogliara.
Sostenitori della rassegna sono il Comune di Castellabate, il Consiglio Regionale della Campania, la Provincia di Salerno, l’Ept, il Parco nazionale del Cilento, la Camera del Commercio, la Comunità montana Alento Montestella. Il testo critico è di Gabriella Taddeo. Gli artisti in mostra sono Marco Bacchilega, Enzo Bianco, Maria Grazia Cappetti, Sofia De Mas, Lucas Gundin Diaz, Opificio Emblema, Lucio Liguori, Pietro Lista, Franco Longo, Alessandro Mautone, Matteo Naggi, Augusto Pandolfi, Franco Raimondi, Enrica Rebeck, Sharareh Shimi, Mariella Siano.
Saranno presente al taglio del nastro il prefetto di Salerno Claudio Meoli e il sindaco Costabile Maurano.
«Nuove terre ceramiche, ultimi tracciati e tendenze della manualità intende delineare questa rassegna denominata “Il Castello sospeso”, il cui obiettivo è anche la valorizzazione culturale, artistico ed artigianale di un territorio dal flusso turistico già rilevante e che questa iniziativa, speriamo, possa intensificare – spiega Gabriella Taddeo – In età arcaica i vasai greci trasferirono la loro attività sulle coste del Sud Italia, dando impulso ad una tradizione nutrita di stilemi e soluzioni decorative che andò diramandosi in tutta la penisola. Oggi una topografia densa caratterizza l’Italia intera ed in particolare il Sud. Questa rassegna vuole aprire un dialogo sul rapporto che l’immaginario artistico ha con alcune realtà urbane (Faenza, Albissola, Cava, Ogliara, Salerno, Napoli, Vietri), toccare siti anche lontani fra loro vista l’estrazione di molti artisti che, pur operanti in Italia, portano i retroterra culturali di origine. E tali diversità si armonizzano in uno spazio unico della creatività che sulla collina di Castellabate apre le porte ad artisti, ceramisti ed a quanti vorranno avvicinarsi a questi contesti».







