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Influenza suina, migliorano le condizioni del 30enne cavese

📅 venerdì 4 settembre 2009 · 📰 AttualitàVallo della Lucania

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La febbre è sparita e la respirazione è nettamente migliorata: sospiro di sollievo per i familiari del 30enne cavese ricoverato all’ospedale “Cotugno” dopo aver contratto l’influenza suina. Previsioni confortanti arrivano dal primario Francesco Faella. Appello dei medici a non creare falsi allarmismi…

In netto miglioramento nelle ultime ore le condizioni di salute del 30enne cavese colpito dal virus H1N1, meglio conosciuto come influenza suina. La febbre è sparita e la respirazione è molto migliorata.

Tirano un sospiro di sollievo i familiari e gli amici del ragazzo, residente a Pregiato, che hanno vissuto momenti di forte preoccupazione negli ultimi giorni. Il giovane era appena tornato da una vacanza in Sardegna ed aveva deciso di fermarsi a Casal Velino, nel Cilento, per trascorrere qualche altro giorno al mare. Ed è proprio qui che il giovane ha cominciato ad accusare i primi sintomi dell’influenza.

La febbre molto alta e le difficoltà respiratorie hanno insospettito i medici dell’ospedale "San Luca" di Vallo della Lucania e pressoché immediato è stato il trasferimento all’ospedale "Cotugno" di Napoli, dove il giovane è stato ricoverato nel reparto malattie infettive. I risultati del tampone faringeo hanno, poi, confermato la prima diagnosi: influenza suina. Si è, quindi, immediatamente passati all’attuazione della dovuta profilassi.

Le condizioni di salute del cavese sono migliorate a partire dalla serata di martedì, come confermato anche dal primario del Dipartimento emergenze ed urgenze infettologiche, Francesco Faella: «Le condizioni sono migliorate e tengo a precisare che il giovane paziente non è mai stato ricoverato in Rianimazione, cosa che invece è stata necessaria con un altro paziente 50enne affetto da influenza A».

Un invito è giunto dai medici napoletani, durante la conferenza stampa svoltasi ieri mattina, a non scatenare facili allarmismi e psicosi di massa, che finiscono con generare altri problemi ed agitazioni anche nei casi di pazienti che non sono stati contagiati dal virus H1N1.

Fonte: arechi.it

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