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Incendio a Casal Velino, rischio per le abitazioni, abitanti restii ad evacuare

📅 martedì 8 settembre 2009 · 📰 CronacaCasal Velino

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CASAL VELINO — Che sarebbe stata una giornata nera i vigili del fuoco l’avevano ca­pito già ieri mattina, quando un forte ven­to ha accompagnato le operazioni di spe­gnimento dei primi incendi. Ieri sera un primo bilancio provvisorio: decine e deci­ne gli ettari di macchia mediterranea anda­ti in fiamme. Da Casal Velino ad Agropoli, da Centola a Camerota. E poi ancora Orria, Perdifumo, Laureana Cilento. Strisce di fuoco che hanno costeggiato le strade, in­vadendo coltivazioni, bruciando gli alberi, terrorizzando gli animali.

Per tutta la giornata di ieri i mezzi aerei, elicotteri e Canadair della Protezione civile e dei vigili del fuoco hanno gettato acqua, soprattutto lì dove le fiamme minacciava­no le abitazioni. Sono le prime ore del po­meriggio quando il sindaco di Casal Veli­no, Domenico Giordano, ipotizza un’even­tuale evacuazione delle case nelle località colpite dagli incendi: Verduzio, Rungi, San Giorgio, Carullo. Quest’ultimo, un piccolo borgo di settanta case, è circondato da una pineta avvinghiata dal fuoco. Poi distrutta. Sono le 20 e il pericolo sembra quasi scon­giurato. «Durante la notte, continueranno le ope­razioni di spegnimento con i mezzi a terr — diceva ieri il primo cittadino — fino ad ora non c’è stata necessità di evacuazio­ne».

Solo a Casal Velino i 2 Canadair in azio­ne hanno fatto 45 lanci oltre ai 150 dei 4 eli­cotteri giunti sul posto. Drammatica la situazione anche ad Agro­poli. Sono le 13 quando un incendio nei pressi della variante alla statale 18 avanza su verso la collina. Complice il vento e in poco tempo, le fiamme si propagano verso Località Marrota. Scatta l’allarme. Arrivano i caschi rossi, i carabinieri, i vigili urbani: viene interrotto il traffico sulla strada pro­vinciale 267. I pullman in transito spengo­no i motori e i passeggeri sono costretti a scendere . Il fuoco costeggia le case: i vigili del fuoco si avvicinano, trascinandosi die­tro le pompe. Spengono, mentre dalla stra­da si vedono altre fiamme che sembrano volare verso l’alto. E infatti. Gli automezzi dei vigili a sirene spiegate si avviano lungo la strada provinciale: dall’altro lato della collina, l’incendio distrugge ulivi e viti. A Laureana Cilento, i vigili intervengono accanto ad un’abitazione dove fino alle tre del pomeriggio esisteva una stalla con tan­te balle di fieno. Quando le fiamme sono apparse, i proprietari, hanno chiamato i soccorsi e nel frattempo hanno messo in salvo il bestiame: mucche e vitelli. La stalla poco dopo ha preso fuoco. I vigili hanno lavorato fino a tardi per domare le fiamme che hanno continuato fino a sera a disegna­re minacciose lingue gialle lungo la collina lì dove inizia il comune di Castellabate.

«La preoccupazione è che il vento sta au­mentando — dice in tarda serata Amilcare Troianopresidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano — e le operazioni di spegnimento saranno più complicate, soprattutto poi di notte». Ieri è stata la pri­ma disastrosa giornata di incendi nel Par­co del Cilento. Il presidente Troiano dopo aver rinviato il consiglio direttivo è andato a Casal Velino, lì dove la situazione era più drammatica. «Mi ha colpito il fatto che al­cune persone malgrado il pericolo del fuo­co erano restie a lasciare le loro case». Sull’origine della scia di fuoco che ieri ha percorso la fascia costiera del Cilento, Troiano non ha dubbi. «Sicuramente si tratta di incendi dolosi e il vento ha fatto da protagonista. Coloro che hanno appicca­to il fuoco non sono piromani ma delin­quenti». Cala il buio, le squadre antincendio con­tinuano a sfidare le fiamme. Fernando Si­leo, comandante del Coordinamento terri­toriale per l’ambiente, comunica che «gli incendi non sono ancora spenti». Si inse­gue il fuoco nella notte.

Stefania Marino

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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