San Marco di Castellabate, Codacons Campania: abusivismo sulla spiaggia del Pozzillo
Quanto sta accadendo in località Pozzillo, riporta il Codacons Campania nella sua nota, ha dell’incredibile: la proprietaria dell’area tra la spiaggia del Pozzillo e la sovrastante Strada Regionale 267 ha ottenuto dall’amministrazione comunale il permesso di pulire la sua area e la vetusta pista esistente attraverso la quale vi si accedeva, dichiaratamente col fine di realizzare un parcheggio privato su terreno stabilizzato.
Nonostante i numerosi vincoli necessari (pareri paesaggistici degli enti Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno e Avellino), l’amministrazione concedeva esito favorevole perché non vi sarebbe stata alterazione dei luoghi.
Così non è stato perché le azioni messe in atto hanno determinato un impatto ambientale mostruoso, avendo avuto ad oggetto moltissime piante e arbusti autoctoni facenti parte della macchia mediterranea che dovrebbero essere oggetto di tutela e non danneggiamento.
«Quest’azione è stata gravissima – puntualizza l’avvocato Marchetti, vice segretario nazionale Codacons – ed è aberrante che, come tutte le pessime scelte amministrative compiute in Italia che hanno generato i peggiori ecomostri, ancora una volta sia stata utilizzata la maschera della richiesta autorizzatoria.

Inoltreremo formale denuncia alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania per l’accertamento di tutte le responsabilità dei soggetti sia privati che pubblici coinvolti nella vicenda”.
Aggiornamento del 27.7.2017: Il Codacons ha presentato oggi 27 luglio 2017 un esposto.
Addirittura in data odierna0 (27 luglio 2017) – racconta poi il Codacons – è stata installata una scaletta per collegare il parcheggio al mare; dopo l’intervento dei vigili e della Capitaneria di Porto la scala è stata rimossa, ma non risulta vi sia stata alcuna denuncia o provvedimento contro gli autori dell’abuso.
Alla Procura di Vallo della Lucania il Codacons ha chiesto di procedere per i reati di inquinamento ambientale, disastro colposo, omissione di atti d’ufficio, abuso d’ufficio, violazione dei sigilli di un’area sottoposta a sequestro penale per ordine dell’Autorità, disponendo l’arresto dei soggetti che saranno ritenuti responsabili di illeciti.







