Intervista a Mizio Vilardi, fra i finalisti del premio “Botteghe d’autore” di Albanella
Mizio Vilardi, classe 1988, è un cantautore originario di Molfetta (BA).
Dopo la pubblicazione di un EP (“Radici sotto i piedi”, 2015), il brano “Flow” di Mizio, durante un casting organizzato dalla Rai e Cattleya, viene selezionato dal maestro Paolo Buonvino per figurare all'interno della colonna sonora della fiction “Tutto può succedere”, in onda su Rai Uno.
Mizio è in finale al premio “Botteghe d’autore”, che si terrà ad Albanella l’8 agosto: l’abbiamo intervistato.
Ciao, Mizio! Prima di tutto presentati ai nostri lettori!
Ciao a tutti, sono Mizio Vilardi, sono un cantautore pugliese, nato a Molfetta, in terra barese, ma da quattro anni a questa parte vivo a Roma per motivi professionali. Canto e suono la chitarra e amo scrivere canzoni in italiano, in vernacolo, in inglese. Ho un EP all’attivo, “Radici sotto i piedi”, pubblicato nel 2015, e nel 2016 "Flow" un mio brano, grazie ad un casting organizzato dalla Rai e Cattleya, è stato selezionato dal maestro Paolo Buonvino per figurare all'interno della colonna sonora della fiction "Tutto può succedere" in onda su Rai Uno.
Se dovessi definire la tua musica che parole useresti?
Considero la mia musica un misto di cantautorato e pop d’autore contaminato dai suoni del mondo, sicuramente dai toni molto introspettivi. Per me la musica è una possibilità per sentirmi accolto nel mondo che abito e un mezzo per dare voce alla mia emotività.
Hai passato le selezioni del premio Botteghe d’autore, arrivando in finale: parlaci di questa esperienza.
Ho scelto di partecipare a Botteghe d’Autore perché so quanto questa rassegna sia un luogo fertile per la buona musica, un laboratorio di idee per la musica d’autore. Poi è sempre entusiasmante sapere che quello che fai possa essere riconosciuto di livello e per me essere nella finale di Botteghe è già un grandissimo premio, considerando la bravura degli altri artisti selezionati. (alcuni ho avuto la fortuna di conoscerli personalmente). Ho recepito la notizia della mia selezione per la finale con grandissima contentezza. Non vedo l’ora di parlare dell’esperienza che verrà.
Parlaci del brano che porterai in finale a Botteghe.
“Le notte porte sembe” (La notte porta sempre) è una sorta di preghiera d’amore che un uomo non più nel fiore degli anni fa alla notte, con la speranza di poter rivedere la donna che ha amato per una vita intera. Il brano è stato scritto in dialetto molfettese e l’ho ideato pensando ai miei nonni, al loro amore. “La notte porta sempre” rientra tra le mie diverse canzoni che ho dedicato al mondo onirico. Spero di farvi ascoltare altro in futuro.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla tua performance live?
Spero una bella esibizione.. Io mi impegnerò al massimo! Suonerò in solo, chitarra e voce. Amo le esibizioni raccolte, dove le minime sfumature fanno la differenza nel flusso emozionale che si instaura tre “cantore” e “ascoltatore”.
Progetti attuali e futuri?
I progetti sono sempre tanti e diversi.. Sicuramente in autunno vorrò chiudere il mio percorso con la canzone che presento a Botteghe, cercando di incanalarla in una produzione discografica. Tra le altre cose, sto registrando altri brani che spero possano far parte del mio primo vero e proprio album. Poi il progetto sempre attuale è quello di suonare dal vivo, dove c’è cura e attenzione per la musica.
Saluta i nostri lettori!
Grazie di cuore per la vostra lettura e viva Botteghe che sostiene la musica indipendente e di qualità. Per approfondire il mio mondo musicale potete seguirmi sui social vari, da Facebook a Youtube. Siete i benvenuti!
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