CASTELLABATE: “BELLEZZA” L’INVOCAZIONE ALLE STELLE CADENTI NELLA NOTTE DI SAN LORENZO
TRA POESIA E PROSA PRESENTATO IL TESTO DI MILITE ED AMATO
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogPer vedere e “Vivere” la bellezza necessita sensibilità, preparazione a recepirla, ma trope brutture, violenze rendono spesso difficile a tutti di coglierla in pieno. La sconsideratezza di troppi ha messo in crisi la terra, stravolto la Natura, violentato equilibri delicati, deturpato la Bellezza.
Voci di ambientalisti, di sensibilità sgomente si sollevano al grido di invocazione: “BELLEZZA”!
Bellezza di forma e di contenuto, bellezza come armonia, equilibrio, viene riproposta per la salute fisica e mentale dell’umanità!
Necessita ritrovare quella bellezza poco compresa, vituperata, quel concetto stravisato in nome di parametri diversificati diffusi che tutto stravolgono.
Presunzione e la corsa al Dio Denaro hanno favorito uno stravolgimento di cui, inconsapevolmente, paghiamo le conseguenze.
Con poesie e prose, in una non netta distinzione, dove le seconde mirano ad esplicare le prime, è stato presentato, con la conduzione di Milena Esposito, e letture di Luciana Paolillo e Biancarosa Rocco, il libro “Bellezza”, di Giuseppe Milite e Gennaro Amato, anche in esposizione e vendita alla Mostra dei Libri Meridionali.
Cinque i personaggi che si esprimono su tali tematiche tra razionalità ed emozione.
Nella Prefazione si dichiara come uno di questi sia il personaggio che esprime la personalità dell’autore delle poesie, io invece recepisco tutti e cinque i personaggi come i vari aspetti della stessa persona in crisi.
Gli individui, microcosmi rispecchi del macrocosmo, in particolare i più sensibili, sono in crisi come il macrocosmo, turbati, violentati, cercano nuovi equilibri nel caos generato, con l’inevitabile pathos, con tante difficoltà e contraddizioni!
Tecnico di informatica, Giuseppe Milite, coinvolto quindi dalla moderna tecnologia ha scelto di vivere più a contatto con la Natura, di dedicarsi anche all’agricoltura in un recupero di valori e semplicità per lo più persi.
La sua scrittura è in sintonia con le sue scelte esistenziali.
E’ una scrittura dotta, classicheggiante, con una certa musicalità che rivela anche tale conoscenza. Della dicotomia tra razionalità ed emozione, tra denuncia più drammatica di un inquinamento stupido, assurdo, drammatico, vibrano i suoi versi!!
Curata la punteggiatura, essenziale e spesso molto trascurata o mal gestita!
E’ quella “punteggiatura” che dovremmo adoperare anche nella vita, tra pause necessarie, interrogativi, escamativi, incisi, punti fermi…….che, in una corsa sfrenata, non sappiamo più gestire!!
Come rimanere indifferenti in tanta distruttività?
Come trovare da soli un sereno equilibrio, un inserimento efficace?
”Cinque personaggi in cerca di una vita soddisfacente” li definisco con memoria “pirandelliana”, cinque realtà dello stesso individuo in cerca di una sintesi, di un equilibrio distrutto!!
Siamo lacerati, non si può non essere coinvolti, non ritrovarsi in questi versi.
Un tempo Scienza, Filosofia e Religione si ritrovavano in un iter che le equilibrava, nell’epoca moderna invece divaricano in una rottura pericolosa tra una scienza pura sopraffatta dall’applicazione tecnologica, e filosofia e religione trascurate.
Questa rottura è evidenziata in tanti versi che esplicano la sofferenza dell’individuo sensibile che non riesce più a ritrovare l’unità dell’esistere scientifico con quello filosofico.
Unico rifugio l’amore:
“ L’ho trovata_nei tuoi occhi_la bellezza_.......”

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