L'imprenditore Pierluigi Pastore, entro Ottobre, comprarà l’Alcatel
SALERNO — C’è la conferma all’annuncio dell’Alcatel-Lucent, diramato prima dell’estate, per la vendita dello stabilimento di Battipaglia. L’impianto sarà ceduto a ottobre, a meno che la casamadre francese non dia ascolto alla richiesta del ministro allo Sviluppo Economico Claudio Scajola che ha invitato il management aziendale a non cedere la struttura. Di fatto, però, gli appuntamenti per avviare le procedure di cessione già ci sono. E a rilevare lo stabilimento sarà una cordata composta da manager dello stabilimento della Piana del Sele e dal gruppo aziendale che fa capo un noto imprenditore salernitano: Pierluigi Pastore, figlio di Antonio ex presidente della Camera di Commercio. Che avrà il controllo, al 60% della Btp Tecno srl: la società destinata a rilevare interamente l'Alcatel di Battipaglia nella quale sarà azionisti al 40% sette manager dell'impianto della Piana del Sele.
Ma prima di arrivare a questo passaggio, nei primi giorni di ottobre la stessa Alcatel trasferirà alla Btp — che al momento controlla al 100% — strutture, impianti e tecnologia dello stabilimento battipagliese. Solo in una seconda fase, programmata tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, avverrà il trasferimento delle quote azionarie ai manager interni ed all’imprenditore Pierluigi Pastore. Il processo di esternalizzazione dell'azienda di componentistica tecnologica è stato confermato nei mesi scorsi anche durante una riunione nella sede romana del ministero dello Sviluppo Economico. Durante quel summit, furono messi sul tavolo due piani di ristrutturazione. Il primo proposto dalle organizzazioni sindacali, con l'obiettivo di rilanciare lo stabilimento battipagliese con una serie di investimenti ed un potenziamento delle commesse; il secondo lanciato dalla stessa dirigenza Alcatel, che aveva quale destino finale la cessione della struttura con il tentativo di salvaguardare i livelli occupazionali nella vendita a terzi.
Intanto nella giornata di ieri, durante la seduta monotematica del consiglio comunale di Battipaglia interamente dedicata al caso Alcatel, oltre ai dipendenti del gruppo francese sono stati protagonisti anche i lavoratori della Meditel, l’azienda di Pastore che ha sempre sede nella Piana del Sele. I dipendenti dell’imprenditore salernitano hanno inviato ai membri dell’assise municipale un documento nel quale ringraziano il datore di lavoro per aver inteso rilevare lo stabilimento Alcatel di Battipaglia. Garantendo così la salvaguardia dei posti di lavoro dell’impianto in difficoltà. Un importante attestato di stima, questo, verso Pastore che, però si spera non scateni uno scontro tra i dipendenti dei due stabilimenti.
Felice Naddeo







