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L'imprenditore Pierluigi Pastore, entro Ottobre, comprarà l’Alcatel

📅 venerdì 11 settembre 2009 · 📰 EconomiaSalerno

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SALERNO — C’è la confer­ma all’annuncio dell’Alca­tel-Lucent, diramato prima dell’estate, per la vendita del­lo stabilimento di Battipa­glia. L’impianto sarà ceduto a ottobre, a meno che la casa­madre francese non dia ascolto alla richiesta del mi­nistro allo Sviluppo Econo­mico Claudio Scajola che ha invitato il management aziendale a non cedere la struttura. Di fatto, però, gli appuntamenti per avviare le procedure di cessione già ci sono. E a rilevare lo stabili­mento sarà una cordata com­posta da manager dello stabi­limento della Piana del Sele e dal gruppo aziendale che fa capo un noto imprendito­re salernitano: Pierluigi Pa­store, figlio di Antonio ex presidente della Camera di Commercio. Che avrà il con­trollo, al 60% della Btp Tec­no srl: la società destinata a rilevare interamente l'Alca­tel di Battipaglia nella quale sarà azionisti al 40% sette manager dell'impianto della Piana del Sele.

Ma prima di arrivare a que­sto passaggio, nei primi gior­ni di ottobre la stessa Alcatel trasferirà alla Btp — che al momento controlla al 100% — strutture, impianti e tec­nologia dello stabilimento battipagliese. Solo in una se­conda fase, programmata tra la fine di ottobre e l’ini­zio di novembre, avverrà il trasferimento delle quote azionarie ai manager interni ed all’imprenditore Pierluigi Pastore. Il processo di esternalizza­zione dell'azienda di compo­nentistica tecnologica è sta­to confermato nei mesi scor­si anche durante una riunio­ne nella sede romana del mi­nistero dello Sviluppo Eco­nomico. Durante quel sum­mit, furono messi sul tavolo due piani di ristrutturazio­ne. Il primo proposto dalle organizzazioni sindacali, con l'obiettivo di rilanciare lo stabilimento battipagliese con una serie di investimen­ti ed un potenziamento delle commesse; il secondo lancia­to dalla stessa dirigenza Alca­tel, che aveva quale destino finale la cessione della strut­tura con il tentativo di salva­guardare i livelli occupazio­nali nella vendita a terzi.

Intanto nella giornata di ieri, durante la seduta mono­tematica del consiglio comu­nale di Battipaglia intera­mente dedicata al caso Alca­tel, oltre ai dipendenti del gruppo francese sono stati protagonisti anche i lavora­tori della Meditel, l’azienda di Pastore che ha sempre se­de nella Piana del Sele. I dipendenti dell’impren­ditore salernitano hanno in­viato ai membri dell’assise municipale un documento nel quale ringraziano il dato­re di lavoro per aver inteso rilevare lo stabilimento Alca­tel di Battipaglia. Garanten­do così la salvaguardia dei posti di lavoro dell’impianto in difficoltà. Un importante attestato di stima, questo, verso Pastore che, però si spera non scateni uno scon­tro tra i dipendenti dei due stabilimenti.

Felice Naddeo

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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