Al Parco Archeologico di Velia un concerto nel ricordo di Antonella Fiammenghi
Sabato 26 agosto, alle ore 21.00, CONCERTO PER VELIA, serata dedicata ad Antonella Fiammenghi, Archeologa già Direttrice del Parco Archeologico di Velia, il cui ricordo indelebile rimarrà nei cuori di quanti la conobbero*.
L’introduzione al concerto sarà a cura del M° Antonio Sinagra (pianista, compositore, Direttore d’Orchestra), con il Duo (foto in basso): Marianna Sinagra (violoncello) e Lorenzo Cossi (pianoforte). ll percorso artistico del Duo è stato segnato da importanti affermazioni in diversi Concorsi di Musica da Camera Nazionali ed Internazionali tra cui il Premio J. Brahms di Poertschach in Austria, dove ha vinto un premio speciale nel 2012, e recentemente il prestigioso Concorso Internazionale per Complessi da Camera “Vittorio Gui” 2013 di Firenze, dove ha ottenuto il terzo premio ed è stato l’unico Duo premiato. Ingresso gratuito.
L’iniziativa rientra nella manifestazione di VeliaTeatro organizzata dall’Associazione Culturale Cilento Arte di Vallo della Lucania ed è realizzata con il sostegno della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, Regione Campania, Comune di Ascea, Società Campana Beni Culturali (SCABEC), Ente Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni.
Prima del CONCERTO sarà possibile visitare la parte alta di Elea-Velia (ingresso 3 euro) con visita guidata gratuita grazie al progetto “Campania by night” ( www.campaniabynight.it ). Inoltre dalle 19.00 le navette inizieranno la spola dal parcheggio antistante l’ingresso principale di Elea-Velia all’acropoli di Elea-Velia. Le info su www.veliateatro.it

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Articolo di stampa tratto da INFOCILENTO del 24 agosto 2017 a cura di Laura Del Verme (Archeologa).
Un atteso tributo alla memoria di una grande archeologa, troppo presto strappata ai suoi affetti ed al suo amatissimo lavoro, è quello che l’antica Velia dedica ad uno dei suoi direttori più appassionati, sabato 26 agosto, nel decennale della sua prematura scomparsa.
Amici e colleghi di sempre, hanno voluto ricordare, in occasione di una delle manifestazioni più prestigiose del territorio: Velia Teatro, il lavoro e la passione di una funzionaria che ha dedicato molte delle sue energie alla tutela, allo studio ed alla promozione dell’antico sito foceo. Il tributo scelto, un concerto, nel ricordo di una persona riservata, austera e combattiva ma dall’entusiasmo contagioso. Il suo impegno per il territorio ha segnato importanti tappe scientifiche nella conoscenza delle dinamiche di occupazione e popolamento dell’area velina, e pestana, che ha sempre condiviso con colleghi e studiosi, con una generosità rara.
A lei si deve la scoperta e lo scavo, a San Marco di Castellabate, di una importante necropoli romana. Circa duecento tombe appartenute a liberti e ad ufficiali della flotta romana. Una vera e propria base militare o scalo di approvvigionamento per la flotta imperiale nel I-II secolo d.C. nel cuore del parco nazionale del Cilento, a due passi da punta Licosa. E lo scavo di Agropoli, un piccolo saggio nell’area del Castello angioino aragonese che ha però fornito a storici ed archeologi nuovi elementi di ricerca sul più antico insediamento sibarita della costa. Il suo saggio, sulla parte alta del promontorio, aveva infatti restituito un’interessantissima stratigrafia: dopo una fase di frequentazione databile al Bronzo Finale, il sito risultava occupato dalla fine del VII sec. a.C. Sua è la scoperta di frammenti di terrecotte architettoniche arcaiche di un tipo identico, anche se di più ridotte dimensioni, a quello che riveste il tetto del Tempio più antico di Paestum (la c.d. Basilica).
Sfide ambiziose queste, che hanno comportato anche scelte coraggiose in termini di tutela e monitoraggio di un territorio troppo spesso depauperato delle sue bellezze più autentiche. A lei rinnoviamo il nostro affetto con queste poche righe, ricordandola come avrebbe voluto: con una breve riflessione sul suo lavoro e nella sua Velia






