Alcatel di Battipaglia: protesta sospesa, Bassolino più sereno
BATTIPAGLIA - La protesta è sospesa, per lo meno. Venerdì notte, intorno all'una, i cinque operai dell'Alcatel Lucent barricatisi nello stabilimento di Battipaglia, con tanto di taniche di benzina al seguito, hanno lasciato la loro postazione. Destinazione: casa (da dove mancavano da lunedì scorso).
Giacomo Ielpo, Domenico Grecca, Paolo Luongo, Umberto Speranza e Pietro Lamboglia, hanno riabbracciato le famiglie, non prima di ricevere le manifestazioni di stima di colleghi, sindacalisti, lavoratori e politici che, nel corso dei sei giorni di calvario, hanno sostenuto in vari modi la protesta. Time out in vista dell'incontro di martedì presso il ministero dello Sviluppo economico, lì dove sarĂ presente anche la rappresentanza della Regione Campania che ieri si è espressa per bocca del governatore. "Un atto di responsabilitĂ che permetterĂ di svolgere in un clima più sereno la riunione di martedì", ha commentato Antonio Bassolino che ha ricordato come palazzo Santa Lucia, sindacati, istituzioni locali e deputazioni salernitane, ha sottoscritto un documento non solo di solidarietĂ , ma anche propositivo, nel quale si chiede il "potenziamento degli investimenti nazionali nel settore delle nuove tecnologie". Sblocco avvenuto, dunque, grazie - informa Giovanni Sgambati del sindacato Uilm - ad una lettera in cui l'Alcatel Lucet comunicava al ministero la disponibilitĂ a "al confronto". Attesa, dunque, per l'incontro di martedì al quale parteciperanno il ministro Claudio Scajola, il viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani e i vertici di Alcatel Lucent. Impegno preciso delle istituzioni, dunque. Ciò che chiedevano i cinque operai che, minacciando di darsi fuoco, avevano occupato lo stabilimento di Battipaglia. "Abbiamo ottenuto quel che chiedevamo", hanno dichiarato i lavoratori all'uscita. "Abbiamo lottato per tutta l'azienda e per tutti gli operai", precari compresi. Ora l'attenzione si sposta sul tavolo istituzionale di martedì, allorquando si tenterĂ di trovare un accordo perchè lo stabilimento battipagliese non entri nel vortice dell'esternalizzazione, con il coinvolgimento paventato di imprenditori locali.
Bassolino: "La decisione dei lavoratori di Alcatel di terminare la protesta è un importante gesto di responsabilitĂ , grazie al quale la riunione di martedì prossimo al ministero dello Sviluppo economico potrĂ tenersi in un clima più sereno. Abbiamo intensamente lavorato in questi giorni per far sì che questo accadesse e perché il governo nazionale dedicasse la dovuta attenzione a una grande azienda tecnologica della Campania e del mezzogiorno. La Regione, insieme alle istituzioni locali, ai parlamentari della provincia di Salerno e alle forze sindacali, ha sottoscritto un documento unitario per manifestare la propria vicinanza ai lavoratori di Alcatel e per chiedere che vengano potenziati gli investimenti nazionali nel settore strategico delle nuove tecnologie. Martedì prossimo la Regione sarĂ presente al tavolo della trattativa e si impegnerĂ affinché da parte dei vertici del ministero e di Alcatel si riesca a delineare un nuovo futuro produttivo all'azienda di Battipaglia. Siamo disponibili fin da subito, come giĂ stiamo facendo su diversi altri fronti, a fare la nostra parte, investendo le risorse necessarie per superare questo momento di crisi e per rilanciare l'intero settore ICT nella nostra regione".







