Oggi si conclude la Mostra biblica a San Marco di Castellabate
di Emilio La Greca Romano | Blog"L'ignoranza della Scritture è ignoranza di Cristo", tanto sosteneva San Girolamo. Questa ignoranza, sostiene don Pasquale Gargione, è ancora attuale, ci tocca da vicino. La Mostra biblica vuole proporsi come opportunità di conoscenza del Testo Sacro. E' necessario, ribadisce Gargione, risvegliare nel cuore il gusto della Sacra Scrittura.
Si è conclusa oggi, a San Marco di Castellabate, la Mostra biblica inaugurata nella terza decade agostana. Il parroco, don Pasquale, mentre si è sentito di ringraziare il Comune di Castellabate, la Banca di Credito Cooperativo dei Comuni Cilentani, il Lions Club Castellabate Cilento Antico e tutti coloro che hanno supportato questa importante e straordinaria iniziativa, ha dichiarato: "..La mostra, attraverso pannelli e testi biblici di raro pregio, ci ha ricordato l'importanza della Bibbia nella vita di un cristiano e come essa sia arrivata a noi dopo innumerevoli vicissitudini".
La mostra biblica si è posta anche come una vera e propria proposta culturale. La rassegna è stata destinata a quanti ritengono la Parola di Dio un fondamentale motivo di vita non solo quindi come prezioso dato storico, letterario e artistico.
In occasione del V centenario di Erasmo e Lutero, cinquecento anni della Parola in ambito Cattolico-Protestante, nella bella marina della costiera cilentana, è stato proposto un itinerario espositivo in due percorsi: storico e biografico. Bibbie della prima stampa, edizioni rare e di pregio, monumenti del sapere,incisioni dei grandi maestri sono stati i protagonisti della proposta culturale religioso della marina da 24 al 31 agosto.
Si tratta di una importante tappa nella diocesi di Vallo della Lucania di quello che è un vero e proprio museo itinerante, che raccoglie le più antiche edizioni della Bibbia (tra cui la rarissima prima edizione di Alberto da Castello del 1504) oltre a numerosi manoscritti e reperti antichi e che ha già fatto il giro di mezzo mondo, incantando ovunque i visitatori.
«La mostra biblica – ha dichiarato il Cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del pontificio consiglio per la cultura e della pontificia commissione per i beni culturali – è uno straordinario strumento di conoscenza dell’orizzonte delle Scritture attraverso tre itinerari che s’intrecciano tra loro in armonia […]. La mostra ritrova così il trittico dell’esperienza biblica: Parola-Libro-Immagine, realtà immerse nella storia e nel mistero, in Dio e nell’uomo, nella vita e nella gloria».
La rassaegna curata da P. Francesco Peruggini è stata articolata originariamente in tre distinti itinerari espositivi: storico, bibliografico e iconografico. Il popolo d'Israele è il protagonista del primo itinerario
Il percorso bibliografico fa il punto sulle varie fasi della trasmissione, partendo dalla forma orale per arrivare all’invenzione della stampa, passando dal lungo periodo degli amanuensi. A tale riguardo è stato possibile ammirare i vari materiali sul quale è stata trascritta la parola di Dio (dai fogli di papiro alle pergamene, fino alla diffusione della carta) e i famosi incunaboli, nella varie fasi del loro sviluppo tecnico, editoriale e tipografico. Infine, il percorso iconografico ha mostrato gli effetti che il testo biblico ha prodotto nell’arte, con le opere di Carracci e Rembrandt, le incisioni in rame del XVI secolo ecc.

Entrando nel percorso dell'evoluzione della diffusione biblica è stato concesso di assumere fase per fase la storia del continente europeo e non solo.
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