Primo centenario della consacrazione della Chiesa del Santuario del Sacro Monte
Il giorno 8 settembre momenti spirituali e culturali, fra loro non disgiunti, serviranno per festeggiare la consacrazione della Chiesa, avvenuta un secolo fa in presenza di ottomila pellegrini, trenta Sacerdoti e tre Vescovi
di Emilio La Greca Romano | BlogIl santuario della "Madonna di Novi Velia", è posto in cima al monte Gelbison, a 1705 s.l.m. E' uno straordinario punto panoramico. Un secolo fa veniva consacrata la Chiesa del Santuario. Ottomila pellegrini, in quella circostanza giunsero in cima al Monte, insieme e trenta sacerdoti e tre Vescovi. Nella prima decade di settembre del 1917, fu redatto un Atto Pubblico dal notaio Pantaleone Tipoldi Vallo. Oggi con momenti di cultura e preghiera si vuole festeggiare il centenario della Chiesa del Santuario del Sacro Monte. Il programma dei festeggiamenti che si terranno il giorno 8 settembre: Ore 9,30: Raduno alla Croce di Rofrano. Ogni gruppo avrà la sua centa; Ore 10.00: Arrivo del Vescovo e benedizione delle cente; Ore 10,30 Partenza per il Santuario; Ogni gruppo si disporrà dietro lo stendardo e la centa della sua comitiva; Ore 11: Santa Messa sul Sagrato della Chiesa; Ore 12: Processione con la Statua della Madonna lungo i viali del Santuario. Sarà presente un complesso musicale.

Il Santuario è una delle parti più belle del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sostiene Mons. Carmine Troccoli, da uno spazio dedicato ai presbiteri "il giardino dei preti" è possibile ammirare il Golfo di Napoli e scorgere la Calabria e la Sicilia. Il Santuario, in sostanza, data la sua origine intorno alla metà del IX secolo. Per sei mesi all'anno, da maggio a ottobre, tantissimi pellegrini si portano sulla vetta del Monte di Novi per omaggiare la Vergine, rapparesentata in una immagine che richiama l'iconografia bizantina. L'icona regge il Bambino Gesù sulla mano sinistra, mentre la mano del cuore posta sul ginocchio è in atto offerente.
La ritologia dei fedeli pellegrini è antichissima e fa esplicito richiamo alla sacra gestualità pagana; oggi la stessa è stata insolcata, con vari interventi ecclesiastici, all'indirizzo cristiano.
Grande festa, dunque, sulla Montagna che gli arabi vollero nominare "Gelbison" (Montagna dell'Idolo). SarĂ una grande festa quella del primo centenario della consacrazione della Chiesa del Santuario del Sacro Monte. Anche in questa circostanza, di ritorno alle proprie case, i pellegrini, come consuetudine, insieme all'icona di Maria nel cuore, strapperanno qualche ramo dagli alberi per ripiantarlo nei campi con l'augurio di un buon raccolto. Ci piace ricordare questo fra gli usi ritologici del Sacro Monte; un rito che si lega ai riti preistorici della fertilitĂ e della vegetazione, una delle ultime testimonianze presenti di un remoto passato. La Direzione ha organizzato una serie di manifestazioni religiose e culturali per ricordare il centenario. Siete tutti invitati al momento conclusivo delle celebrazioni centenarie.


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