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Alcatel, via alle consultazioni

đź“… giovedì 24 settembre 2009 · đź“° AttualitàSalerno

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Lavoratori e tecnici dell'azienda incontrano il viceministro Paolo Romani

Vertenza Alcatel Lucent di Battipaglia: al via le "consultazioni incrociate" al ministero per lo Sviluppo Economico. Questo pomeriggio una delegazione dei lavoratori rsu dello stabilimento ed alcuni tecnici dell'azienda incontreranno il viceministro Paolo Romani per proporre il piano aziendale che i lavoratori ed i sindacati di categoria hanno presentato come alternativa alla dismissione del settore produzione

Dai vertici italiani della multinazionale francese che opera nella componentistica ad alto profilo tecnologico non arrivano ancora comunicazioni ufficiali sul calendario dei confronti programmati durante lo scorso incontro del 15 settembre. Confronti a cui la dirigenza italiana si è detta disponibile, facendo ben sperare su un possibile ripensamento.


PIANO ALTERNATIVO

La delegazione di lavoratori dell'Alcatel Lucent di Battipaglia, dunque, relazionerĂ  direttamente al viceministro Romani i punti salienti del proprio piano di recupero industriale. Piano che, contrariamente all'ipotesi dismissione del settore produzione, propone un potenziamento, in termini quantitativi e qualitativi, del comparto stesso. Con il parallelo reintegro di tutti i lavoratori interinali attualmente a rotazione (ce ne sono 450 su circa 150 posti disponibili). Altro punto importante del "salva Alcatel" sottoscritto da lavoratori e sindacati riguarda l'assetto proprietario del ramo aziendale, in cui ci sia una "forte partecipazione della vecchia Alcatel e della Regione Campania".


ESTERNALIZZAZIONE BLOCCATA

Prima del vertice dello scorso 15 settembre, un primo segnale di "miglioramento" arriva dalla decisione, da parte dell'azienda, di congelare, a tempo indeterminato, la data in programma per l'avvio dell'esternalizzazione. Operazione che sarebbe dovuta avvenire alla fine di settembre. La soluzione individuata dall'Alcatel prevede, come l'azienda stessa ha dichiarato, "il coinvolgimento di "nuovi imprenditori interessati a riconvertire l'attivitĂ  industriale presente nel sito. A tale fine, l'impegno di Alcatel "comprende l'accompagnamento della nuova societĂ  con un carico di lavoro tale da sostenere per i prossimi 4 anni l'attuale occupazione e favorire la riconversione delle attivitĂ ". Stando così le cose, il settore produzione dell'Alcatel Lucent andrebbe, non più il 30 settembre, nelle mani della NewCo appositamente costituita, la Btp Tecno srl, formata al 40 per cento da un "consorzio" interno di dirigenti della ex Alcatel, mentre il restante 60 per cento, e quindi la maggioranza, è di un imprenditore salernitano, Pier Luigi Pastore. Passaggio di consegne che vedrebbe non solo la sostituzione dei prodotti attualmente realizzati a Battipaglia con altri a basso profilo, ma anche la garanzia di lavoro per 85 persone, a fronte degli attuali 90 contrattualizzati a tempo indeterminato e dei 450 interinali a rotazione.


ROMANI: NUOVI FINANZIAMENTI

L'intero disegno ha subito cambiamenti netti nel vertice del 15 settembre. Vertice in cui il viceministro Romani inserisce l'Alcatel nel piano di investimenti ministeriale per il "digital divide", che prevede che parte dei fondi (circa 1400 milioni di euro) siano destinati alle aziende "in crisi" del settore telecomunicazioni. Elemento questo che ha fatto fare un passo indietro ai rappresentanti della multinazionale presenti nella sede ministeriale di via Veneto, e cioè Stefano Lorenzi amministratore delegato di Alcatel Italia, e Pierre Berretti, vicepresidente risorse umane di Alcatel Lucent Europa. L'incontro di oggi, e le decisioni che Romani prenderĂ  dopo aver analizzato la proposta congiunta di rsu e sindacati traccerĂ  le linee anche per il prossimo incontro in programma, con i delegati dell'azienda.
Diletta Turco

Fonte: denaro.it

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