Un nuovo porto per Casal Velino, la presentazione del progetto
Oggi la presentazione del progetto: lavori strutturali e raddoppio dei posti barca
Raddoppio dei posti barca dagli attuali 253 ai 525 previsti a completamento dei lavori. Nuova bocca d'entrata per sconfiggere il problema strutturale dell'insabbiamento del bacino, nuovi servizi per i diportisti. E soprattutto una struttura al servizio dell'intero territorio, non solo della fascia costiera ma anche dei comuni collinari. Casal Velino, cinquemila abitanti nel cuore del Cilento, presenta oggi alla cittadinanza il progetto preliminare di ampliamento del porto. L'occasione arriva dal convegno "Io porto futuro", organizzato dall'amministrazione comunale guidata da Domenico Giordano con la partecipazione dell'assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta e del vicepresidente della Giunta regionale della Campania Antonio Valiante.
Gigi Caliulo
"Mi piace parlare di completamento del porto più che di ampliamento". Esordisce così Domenico Giordano, sindaco di Casal Velino, nell'illustrare il "nuovo volto" dell'approdo cilentano. "Parlo di ampliamento", spiega Giordano, "perché l'ipotesi di 'ampliamento del porto di Marina di Casal Velino' è contemplata sin dal 2002 nelle linee programmatiche per lo sviluppo del sistema integrato della portualitĂ turistica approvate dalla Regione. Questo atto di indirizzo ci consente la possibilitĂ di verificare l'ipotesi di completamento dello scalo, sia dal punto di vista strutturale che sul piano dell'aumento dei posti barca, la cui domanda è sempre superiore all'offerta che possiamo presentare ogni anno ai diportisti".
L'EMERGENZA POSIDONIA
Il porto di Marina di Casal Velino vive da sempre il problema dell'insabbiamento. Un'emergenza "doppia"perché acuita dall'accumulo, sul fondale, della posidonia, l'alga tipica del bacino del Tirreno.
"Così come è disegnato attualmente", spiega Giordano, "il porto ha strutturalmente la problematica dell'insabbiamento a causa del posizionamento della bocca di entrata e della struttura 'a bacino' del porto. L'accumulo di materiale sabbioso e algoso costringe l'amministrazione ad un intervento periodico di dragaggio del porto anche per limitare al minimo il processo di putrefazione delle alghe il cui odore, soprattutto nel periodo estivo, è decidamente poco gradevole per i villeggianti".
Un'emergenza dai costi elevati: due anni fa l'ultimo intervento "strutturale", un dragaggio completo sostenuto con l'ausilio di fondi europei.
"Nel 2007", sottolinea Giordano, "l'intervento è costato 400 mila euro. C'è poi l'aspetto dello smaltimento del materiale algoso mischiato con la sabbia. Si tratta di 'materiale speciale' che va smaltito in modo adeguato dopo aver effettuato analisi specifiche che richiedono ulteriori costi. Come amministrazione possiamo permetterci un dragaggio "ordinario" prendendo materiale e buttandolo contro la mantellata per risolvere in minima parte la problematica ma prima o poi la sabbia e le alghe, per un gioco di correnti, tornano sempre indietro. E quando i fondi europei non saranno più disponibli non avremo le risorse adeguate per intervenire".
SOLUZIONE STRUTTURALE
Oggi l'amministrazione comunale presenta la soluzione 'strutturale' al problema. Una soluzione capace di produrre ricchezza e non solo un beneficio in termini tecnici.
"Abbiamo pubblicato un bando ad evidenza pubblica per la realizzazione di uno studio di fattibilitĂ dedicato al completamento del porto", spiega il primo cittadino. "Ad aggiudicarsela è stata la Modimar di Roma che ha prodotto uno studio capace di coniugare la soluzione della problematica insabbiamento con un'adeguata risposta alla domanda di posti barca. Lo studio prevede che il porto passi da struttura a bacino a struttura a 'moli convergenti'. L'entrata, in pratica, non sarĂ né a sud né a nord ma rivolta verso il mare aperto. Attraverso i moti ondosi", spiega Giorgano, "il materiale bypasserĂ il porto andandosi a depositare lungo la fascia costiera attenuando, così, anche il fenomeno dell'erosione costiera, andando a risolvere quindi anche il problema spiagge 'ripopolando' gli arenili laterali della nostra fascia".
LAVORI PER 50 MILIONI
L'amministrazione comunale di Casal Velino è intenzionata a 'tastare' l'interesse dei privati. "Il nostro scalo è da sempre meta prescelta dai diportisti", spiega il sindaco. "Ecco perché pensiamo che i privati possano avere interesse ad investire sull'ampliamento e sul completamento dello scalo. Siamo giĂ passati dal semplice studio di fattibilitĂ al progetto preliminare. Ora il mercato deve rispondere a una nostra manifestazione d'interesse. Per dare nuova vita al porto occorre un investimento di circa 50 milioni di euro tra opere a protezione, opere 'fisiche' per evitare il fenomeno erosivo (circa 10 milioni di euro) e interventi di adeguamento dei servizi che si aggirano sui 40 milioni di euro. Raddoppieremo i posti barca, passando a 525 spazi andando, così, a creare nuova ricchezza nel settore della diportistica".
STRUTTURA DI SERVIZIO
"Mi preme sottolineare, poi, un altro aspetto di grande importanza", spiega Giordano. "Il nuovo porto costituirĂ anche per l'entroterra una ricchezza. Data la sua posizione geografica il porto può essere al servizio di un ampio territorio, anche del retroterra e dei comuni circostanti. Casal Velino non vuole creare 'falle' né al porto di Acciaroli né a quello di Pisciotta ma vuole essere di complemento. Il progetto che presentiamo stasera alla cittadinanza alla presenza di Ennio Cascetta e Antonio Valiante", conclude, "cammina di pari passo con la riqualificazione del fronte mare. Il rilancio di Casal Velino parte dal recupero della sua fascia costiera".
L'opera in cifre
Costo degli inteventi anti-erosione 10 milioni di euro
Costo per la realizzazione dei servizi 40 milioni di euro
Posti barca attuali 253
Posti barca dopo il piano di interventi 525







