VALLO DELLA LUCANIA ALTRA GENERAZIONE MA SEMPRE STESSA SOCIETA’ “DI CHE TI MANDA PICONE”
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | Blog“Mi manda Picone” è una frase entrata nel lessico napoletano quale potente raccomandazione, purtroppo Picone quale nome rappresentativo di un potere indiscusso e non definibile apertamente, è ancora presente.
La frase divenne popolare dal film "Mi manda Picone" di Nanni Loy.
Con uno straordinario Giancarlo Giannini, una pellicola del 1984, che narra la storia di un operaio dell’Italsider di Bagnoli che. per protestare contro la chiusura della fabbrica, si dà fuoco davanti al Consiglio comunale sotto gli occhi della moglie e del figlio piccolo.
Ora quella storia, scritta da Elvio Porta, arriva in teatro con la regia di Giuseppe Miale di Mauro.
La propone nel bel Teatro La Provvidenza il Direttore Artistico Don Valeriano Pomari.
Il piccolo figlio che aveva assistito alla tragedia del padre diviene, adulto, il protagonista Biagio Izzo. Con lui, nel personaggio della moglie, Rocìo Munoz Morales, la giovane modella spagnola, attrice e ballerina che da Raul Bova ha avuto la bimba Luna, è conosciuta dal gran pubblico televisivo soprattutto perché presente nella serie televisiva Un passo dal cielo, prodotta da Lux Vide, a fianco di Terence Hill in onda su Rai 1.
“Dì che ti manda Picone” è uno spettacolo comico ma che sottintende la tragedia di una società immorale, in cui il protagonista Antonio Picone vorrebbe rimanere bambino con il ricordo di un padre coerente, eroe.
Tuttavia sarà infine costretto, per mantenere la sua nuova famiglia, a divenire “adulto”, ovvero ad entrare in tale società subdola .
Nel cast Mario Porfito, Lucio Aiello, Agostino Chiummariello, Rosa Miranda, Antonio Romano, Arduino Speranza, Angela Tuccia.
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