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Arte, apre la mostra “Un cilentano nella bottega del Maestro”

Le sale del Museo Acropolis ospiteranno opere di Luca Giordano e di Paolo De Matteis

📅 lunedì 11 dicembre 2017 · 📰 CulturaAgropoli

11122017 museo acropolis agropoli

Sarà aperta nel pomeriggio di oggi alle 17.00 la mostra “Un cilentano nella bottega del Maestro”. Presso il Museo Acropoli, sito nel centro storico di Agropoli, la Fondazione Giambattista Vico esporrà opere di Luca Giordano e Paolo De Matteis, massimi esponenti della scuola pittorica napoletana.

Luca Giordano è il Maestro, De Matteis è il cilentano suo discepolo. Il primo, nato a Napoli nel 1634, è considerato tra i più grandi pittori del ‘600. Attivo sia in Patria che in Europa, ha molto influenzato la pittura dei secoli a venire. Allievo più importante era Paolo De Matteis, pittore nato a Piano Vetrale, frazione dell’attuale comune di Orria, nel 1662.

I due si incontrano a Napoli dove De Matteis si recò per affinare la propria tecnica pittorica. Ed è proprio presso Giordano, in quella bottega del maestro che dà il titolo alla mostra, che il pittore cilentano matura il suo pregevole ed unico tratto. La permanenza napoletana fa sì che le opere del De Matteis, così come quelle di Giordano, venissero apprezzate in tutta Europa e le loro arti richieste nelle corti regali del Vecchio Continente.


5 le opere di Paolo De Matteis già esposte al museo e di proprietà dell'istituto di ala cultura vichiano, ad esse si aggiungeranno 3 quadri di Luca Giordano. Su queste ultime gli organizzatori non si sbottonano, riservandosi di rivelarle solo dopo il taglio del nastro.

La mostra, che rimarrà aperta fino all’8 di gennaio, è organizzata dalla Fondazione Vico, col patrocinio del comune di Agropoli, del GAL Cilento Regeneratio e della BCC dei Comuni Cilentani. «Il genio pittorico di due esponenti del Meridione quali Giordano e De Matteis è patrimonio dell’umanità – dice il presidente della Fondazione Vincenzo Pepe - e come tale devono essere esposti al pubblico affinché tutti possano goderne».«De Matteis è l’emblema di un valore identitario del Cilento – dice il direttore della Fondazione Claudio Aprea – la resilienza. Ha influenzato la scuola pittorica napoletana e studiando questa influenza possiamo capire a fondo l’attaccamento alla sua terra d’origine e quanto di quel suo Cilento, lontano e amato, ha messo in ogni opera in giro per il Mondo».

Curatori della mostra, insieme ai dirigenti della Fondazione, sono Antonio Morgese e Elena Foccillo, da sempre in prima linea per portare avanti le iniziative del Museo Acropolis.

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