Corsi d'acqua inquinati maxi sequestro a Battipaglia
SALERNO - La Guardia Costiera di Salerno ha proceduto al sequestro di un noto impianto di lavorazione del calcestruzzo ubicato nelle immediate vicinanze del fiume Tusciano, in località “Orto Grande” del Comune di Battipaglia. Una volta all’interno dell’azienda i militari hanno constatato uno stato di avanzato degrado ambientale: l’argine del fiume Tusciano, per l’intera fascia di circa 100 metri che costeggia l’azienda e per un’altezza di 2 metri, era stato invaso e modificato mediante la posa e l’abbandono di rifiuti speciali non pericolosi e, segnatamente, di fanghi di lavaggio e di decantazione derivanti dall’attività esercitata, e materiali di risulta costituiti da blocchi di cemento che andavano a finire direttamente nelle acque del fiume che, dopo un breve corso, sfocia in mare.
Gli uomini della Guardia Costiera hanno accertato inoltre che le acque reflue industriali prodotte nel corso dell’attività esercitata dalla ditta, venivano raccolte in una vasca scavata direttamente nel terreno e non impermeabilizzata che, una volta colma, riversava il suo contenuto attraverso canalizzazione sulle sponde del fiume, con conseguente dispersione dei liquami sia nelle acque del Tusciano che nel terreno circostante. L’ispezione degli uomini della Guardia Costiera consentiva, inoltre, di accertare l’esecuzione di lavori di spianamento e di riempimento di argini mediante l’immissione, con mezzi meccanici, di terreno vegetale misto a sabbia e polveri di cemento, il tutto al fine di creare siti pianeggianti di stoccaggio per i prodotti di lavorazione del calcestruzzo su terreni adiacenti la sede dell’azienda, non di proprietà della stessa, e ricadenti nel demanio fluviale. Uno scenario di profondo degrado ambientale quello accertato ed in ragione di ciò i militari della Guardia Costiera hanno proceduto al sequestro dell’intera area per un totale di 1.800 mq.
 
         Effettua una ricerca
        Effettua una ricerca
      







