Intervista a Mico Argirò, dal vivo a Palinuro venerdì 29 dicembre
Originario di Agropoli, Mico è un musicista in bilico fra il cantautorato classico italiano che prende da artisti quali Francesco De Gregori e Fabrizio De André e contaminazioni world, dai ritmi balcanici a quelli nostrani delle tarantelle fino a suggestioni sudamericane.
Mico suonerà da Hope, a Palinuro, accompagnato da Giampietro Marra alle percussioni, venerdì 29 dicembre.
L’abbiamo intervistato.
Ciao, Mico! Presentati ai nostri lettori.
Sono Mico Argirò, suono e canto canzoni, bevo bene e chiacchiero meglio. Cose semplici.
Parlaci un po’ della tua evoluzione, dal quando hai iniziato ad approcciarti al mondo della musica fino ad oggi.
Suono praticamente da sempre e, attraverso le canzoni, riesco a dire cose che altrimenti rimarrebbero dentro. Compongo anche musiche per il teatro e per cortometraggi ed ho pubblicato alcuni album: l’ultimo si chiama “Vorrei che morissi d’arte” ed è da circa un anno che mi porta in giro a scoprire posti e persone.
Suonerai dal vivo da Hope, a Palinuro: cosa deve aspettarsi il pubblico dal tuo live?
Deve solo venire senza preconcetti, non aspettarsi niente, bere e divertirsi mentre io e Giampietro Marra suoniamo un po’ di pezzi miei e qualche cover di cantautori italiani, il tutto con grande energia e ritmo.
Saluta i nostri lettori.
Ciao, Lettori: ci vediamo il 29!

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