Campus di Fisciano, entro fine anno 282 studenti entreranno negli alloggi
SALERNO — Aggiudicata, ieri, al gruppo «La Cascina», la concessione dei servizi per le residenze universitarie dell'ateneo salernitano. Tra la fine di questo mese e i primi giorni di novembre, tutti gli studenti aggiudicatari entreranno negli alloggi. Anche le graduatorie definitive degli aventi diritto alle borse di studio sono pronte. Tempi brevissimi, dunque, per la macchina burocratica che ha avviato l'iter lo scorso mese di giugno a seguito delle indicazioni della regione Campania. Sono 282 i posti letto, suddivisi tra studenti e docenti. Del primo gruppo un’ulteriore suddivisione tra coloro che hanno scarse possibilità economiche, per i quali, se appena immatricolati, si è calcolato solo il reddito. Mentre, dopo sei mesi, dovranno aver conseguito almeno 25 crediti. Invece, per gli iscritti agli anni successivi, è stata seguita una tabella che stabilisce un minimo di crediti da conseguire.
Un alloggio anche per gli altri studenti, naturalmente fuori sede e che abbiano il merito. Prezzo imposto per il monolocale, 250 euro, a carico dell'Edisu presieduto da Caterina Miraglia per i meno abbienti. Quote che sono comprensive di tutte le spese di elettricità, acqua, riscaldamento e servizio di portierato h 24. All'interno delle residenze è prevista una lavanderia a gettoni, un bar, botteghe artigiane e un'agenzia per il fitto di biciclette. L'università di Salerno, dunque, sempre di più all'avanguardia anche nei confronti del diritto allo studio, il cui concetto diventa reale e guarda, non solo alla tutela dell'accesso, ma anche alla qualità dei servizi per tutti gli studenti. Intanto, anche la Cisl Università Salerno critica la classifica stilata da Il Sole 24 Ore che relega l'ateneo al 64˚ posto per le assunzioni dei giovani ricercatori.
Il segretario provinciale Pasquale Passamano non ci sta e difende la realtà del campus di Fisciano. «Non metto in dubbio la buona fede e la veridicità dei dati elaborati dal ministero della Pubblica Istruzione, ma credo che questi numeri siano di un periodo circoscritto. La verità - dice - è ben altra cosa. L'Università di Salerno si contraddistingue per la sua crescita in quantità e qualità. I bandi di concorso aperti negli ultimi anni sono stati molti e questo è sotto gli occhi di tutti». Ed infatti si è creata una piramide perfetta tra il numero di ricercatori, che risulta maggiore degli associati e, quest'ultimi, in numero superiore agli ordinari. Una giusta proporzione, quindi, nel pieno rispetto delle regole. Un virtuosismo per l'ateneo salernitano che ha così ampliato l'ingresso di ricercatori tra le sue fila e garantito in egual misura l'avanzamento in carriera degli altri, senza, in nessun modo, sforare nelle risorse a sua disposizione.
Paola Florio







