VALLO DELLA LUCANIA_ DEBUTTO NELLA REGIA TEATRALE DELLA OTTANTACINQUENNE GRANDE LILIANA CAVANI
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogIl Direttore Artistico del Teatro La Provvidenza, Don Valeriano Pomari, ci propone un grande classico del Teatro Napoletano di Eduardo De Filippo con la regia di Liliana Cavani alla sua prima esperienza come regista teatrale.
Una grande regista cinematografica per la regia di questa conosciuta pièce, una donna che non potrà non incidere nuova forza alla drammatica storia interpretata a teatro, a cinema ed in televisione da varie grandi attrici.
Più o meno tutti abbiamo visto la celebre commedia di Eduardo De Filippo almeno una volta, se non a teatro in televisione o anche al cinema. Famosissima è infatti la versione cinematografica firmata da Vittorio de Sica con Sophia Loren e Marcello Mastroianni («Matrimonio all’italiana» il titolo), bella anche la versione televisiva di qualche anno fa con Mariangela Melato e Massimo Ranieri, mentre i più «adulti» l’hanno potuta vedere in tv nella magistrale interpretazione di Regina Bianchi e delle stesso Eduardo.
Tuttavia si assisterà con nuovo guardo a questo spettacolo teatrale, notando l’impronta della Cavani, pur limitata dalla classicità di questa opera in cui ancora una volta Eduardo mette in scena la crisi della famiglia patriarcale borghese.
In questo periodo, inoltre, in cui con nuova enfasi si discute sulle difficoltà delle donne con i rapporti maschili anche nel lavoro, non possiamo credere che la crisi sia del tutto risolta.
La storia di Filumena, dipendente e sfruttata dall’uomo che non la vuole sposare per venti anni, evidenzia la potenza dell’amore materno che solo per i figli, di cui uno è di tale uomo, dovendo assicurare a loro il futuro, fa trovare alla donna la forza e lo stratagemma per farsi sposare.
Fu scritta nel 1946 e ci piace pensare, credendo fortemente al grande valore della comunicazione emotiva del linguaggio Artistico, che contribuì alla decisione che il 23 aprile 1947 prese l’Assemblea Costituente approvando l’articolo che stabiliva il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare anche i figli nati fuori dal matrimonio. Otto anni più tardi, nel febbraio del 1995, venne approvata la legge che abolì l’uso dell’espressione “figlio di N.N.”.
E’ un grande spettacolo, con una straordinaria regia, questo che il Teatro La Provvidenza ci propone e che ancora può dare spunto a molte considerazioni..
personaggi ed interpreti
Filumena Marturano: Mariangela D’Abbraccio
Domenico Soriano: Geppy Gleijeses
Alfredo Amoroso: Mimmo Mignemi
Rosalia Solimene: Nunzia Schiano
Diana: Ylenia Oliviero
Lucia: Elisabetta Mirra
Umberto, studente: Agostino Pannone
Riccardo, commerciante, Gregorio De Paola
Michele, operaio: Eduardo Scarpetta
L’avvocato Nocella: Fabio Pappacena
scene e costumi RAIMONDA GAETANI
musiche THEO TEARDO
assistente alla regia MARINA BIANCHI
 
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