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Ibm lancia la «città intelligente» Accordo per semplificare la vita

📅 lunedì 19 ottobre 2009 · 📰 AttualitàSalerno

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Parma, Reggio Emilia, Salerno, Bolzano, Venezia, tutte con Ibm per creare la città intelligente, la Smarter Town. Parma è la prima città italiana ed europea ad aver siglato, ad aprile di quest’anno, un protocollo d’intesa con Ibm per una partnership tecnologica mirata a realizzare, attraverso i lavori di un Comitato congiunto per l’Innovazione, l’integrazione dei servizi abilitati dalla tecnologia informatica, già tra i più avanzati, ampliandola anche ad altri settori della vita amministrativa cittadina.

Ossia realizzando servizi evoluti per i cittadini, che riguardano l’infomobilità, la sicurezza, la fruizione di arte e cultura. Un accordo che non prevede oneri per il Comune di Parma, che non vincola le parti in alcun modo. Un primo obiettivo dichiarato a Parma è il video sportello e cioè postazioni in giro per la città dove collegarsi con un operatore e sbrigare le proprie pratiche. Il video sportello è un vero sportello a distanza, dove l’utente vede, parla e interagisce con l’operatore. Il cliente riceve documenti cartacei, può firmare e compilare moduli.

Reggio Emilia è stata la seconda città ad aver abbracciato la filosofia di Smarter Town. Con i suoi 165.500 abitanti, Reggio Emilia è famosa per le sue bellezze in campo artistico e per il suo primato nell’ambito dell’istruzione. E i primi progetti di innovazione digitale nella città intelligente riguardano proprio l’istruzione: è in avvio, infatti, un progetto pilota chiamato «Classroom 2.0», previsto in diverse scuole. Studenti, insegnanti, genitori e aziende locali avranno a disposizione una piattaforma collaborativa per poter interagire e scambiare informazioni sulle attività di gestione della classe, sugli interessi e i risultati degli studenti, così come su attività di lavoro di gruppo destinate a scuole specifiche e nuove possibilità lavorative.
Anche Salerno diventerà presto una Smarter City. Tra i primi obiettivi l’abbattimento delle barriere architettoniche, grazie alla realizzazione, con l’aiuto di Ibm, di un percorso sperimentale per rendere accessibile agli ipovedenti il teatro municipale Giuseppe Verdi. Alcuni sensori verranno annegati nella pavimentazione e interagiranno con bastoni intelligenti, in dotazione agli ipovedenti, in modo che, da un’area di parcheggio a loro dedicata, gli stessi cittadini possano raggiungere il palco prenotato, ricevendo anche informazioni sull’evento in programma attraverso un auricolare. Il secondo progetto ha come obiettivo la realizzazione di una «guida» per il Giardino della Minerva. Tramite il proprio cellulare, il visitatore del Giardino, scattando una foto a una targhetta informativa, potrà ottenere tutte le informazioni collegate all’oggetto indicato. Bolzano parte dalla telemedicina e dall’accordo tra Comune, Ibm, Tis Innovation Park per realizzare il progetto «Abitare sicuri», per realizzare un sistema di tele-monitoraggio e tele-assistenza per anziani e altri soggetti che necessitino di un’assistenza presso la loro abitazione. Il sistema si basa su una rete di sensori integrati che inviano una serie di dati relativi all’assistito e alla sua abitazione a una centrale operativa. Tutti i dati raggiungono la centrale, che li analizza e comunica in tempo reale le eventuali anomalie riscontrate alla centrale operativa socio sanitaria presso Bolzano. La centrale gestirà un eventuale intervento e assisterà attivamente gli utenti. Ibm collabora inoltre con Venezia per realizzare un progetto pilota basato su tecnologia mobile per guidare i turisti alla scoperta delle parti meno conosciute della città, fornire loro informazioni sui siti di interesse storico e prevenire, nel contempo, un eccessivo affollamento delle «calli». Grazie alla nuova rete wi-fi realizzata dal Comune, a copertura del territorio cittadino, i visitatori, potranno scaricare un’applicazione chiamata TagMyLagoon sul proprio cellulare - se abilitato -, che consentirà di interagire con sensori passivi, posizionati in punti strategici della città: scattando una fotografia dell’edificio o del monumento con il cellulare, i visitatori attiveranno il sistema ricevendo subito indicazioni specifiche.

Fonte: ilgiornale.it

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