Intervista ai Granato, progetto che contamina rock ed elettonica, dal vivo a Palinuro venerdì 13 aprile
Hanno base a Roma, la loro musica è una contaminazione di elettronica e rock e il loro primo album in studio si chiama “Corrente”: sono i Granato.
La band suonerà dal vivo venerdì 13 aprile alla vineria Hope di Palinuro.
Per l’occasione abbiamo fatto qualche domanda a Francesco Bianco, chitarra, voce e sintetizzatore della band.
Ciao! Prima di tutto presentatevi ai nostri lettori.
Siamo i Granato: Francesco Bianco (chitarra, voce e sintetizzatore), Alessandro Cicala (chitarre ed elaborazioni) e Dario Giuffrida (batteria e campioni). Il gruppo nasce e lavora di base a Roma, ma due componenti su tre non sono romani. Il nostro è un genere che può essere catalogato come rock elettronico, anche se a noi le definizioni di genere stanno un po' strette.
Parlateci di come siete nati e, da allora, cos’è successo fino ad oggi.
Il nucleo originario dei Granato è composto da Alessandro e me (Francesco, ndr) ed è nato ormai più di dieci anni fa. Ci siamo conosciuti all'università e abbiamo fondato un duo di chitarre classiche, Obeo. Dopo qualche anno io sono passato all'elettronica ed Ale alla chitarra elettrica, con il duo Current. Granato rappresenta forse la sintesi dei lavori precedenti. Io ed Ale abbiamo realizzato il disco, “Corrente”, al quale, nel brano omonimo, ha partecipato anche Rosanna Salati alla voce ed al testo, mentre per la preparazione dello spettacolo dal vivo abbiamo coinvolto Dario, con il quale ci siamo trovati subito in sintonia.
Parlateci del vostro lavoro in studio.
“Corrente” è il nostro primo lavoro in studio con Granato. Il disco è stato tutto autoprodotto, esclusa l'edizione, curata dalla Kappabit Music. Il disco è realizzato tutto in home studio, mentre il mastering è stato curato da Dario. La stesura dei brani ha richiesto molto tempo: si è trattato di un raffinamento continuo delle idee, di una lunga evoluzione, nella quale abbiamo cercato di orientarci e specificare sempre meglio l'obiettivo.
Suonerete alla vineria Hope di Palinuro, venerdì 13 aprile: cosa deve aspettarsi il pubblico dal vostro live?
Chiediamo alle persone che verranno soltanto di essere presenti, sia con il corpo che lo spirito, come cerchiamo di fare noi, nei nostri live. Il nostro è un live eterogeneo nel quale si alternano brani cantati a pezzi strumentali, momenti concitati a fasi di rilassamento. Oltre alla musica nello spettacolo ha preso parte anche il video, in anteprima in queste due date cilentane (il 13 saremo all'Hope e il 14 all'Oasi a Marina di Casalvelino): brevi filmati audio-video realizzati da noi, ognuno dei quali introdurrà un brano in scaletta.
Progetti attuali e futuri?
Presto verrà pubblicato un videoclip, realizzato sulla versione live di “Lampedusa”, secondo titolo del disco. Oltre ad altri eventi, il 25 maggio parteciperemo ad uno spettacolo che si terrà sul lungotevere, nei pressi di Castel Sant'Angelo a Roma, nel quale suoneremo il nostro spettacolo interamente in cuffia: ad ogni ascoltatore verrà data una cuffia audio dalla quale si potrà ascoltare il nostro live. Ovviamente ci sono tante idee in cantiere per il prossimo disco, che hanno già iniziato a prendere forma.
Salutate i nostri lettori.
I Granato saranno il 13 all'Hope e il 14 all'Oasi. Speriamo di vederci lì.






