ARTE, STORIA, SOCIETA’ AGROPOLI PALAZZO CIVICO DELLE ARTI VIA CARLO PISACANE
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogNel 1857, mentre il mazziniano Carlo Pisacane organizzava la spedizione dei mille a Sapri, in un ideale di uguaglianza per una riforma agraria che riscattasse i contadini, nasceva Ruggiero Leoncavallo.
Furono però proprio i contadini, armati dai Borboni e convinti che si trattava solo di una banda di delinquenti, a distruggerli.
Belle le parole dello stesso Pisacane «ogni mia ricompensa io la troverò nel fondo della mia coscienza e nell'animo di questi cari e generosi amici... che se il nostro sacrificio non apporta alcun bene all'Italia, sarà almeno una gloria per essa aver prodotto figli che vollero immolarsi al suo avvenire.»
Amante della libertà, dell’uguaglianza, passionario, convinto dell’importanza dell’istruzione, ma che solo puo’ essere seguita dopo la serenità finanziaria, diviene richiamo alla Cultura ed agli ideali sociali.
Il magistrato Vincenzo Leoncavallo, papà di Ruggiero, ebbe l’incarico di indagare sugli episodi legati alla morte di Carlo Pisacane. I risultati non graditi furono la causa del ritiro di tale mandato e di una caduta in disgrazia, per motivi politici, della sua famiglia.
L’emarginazione si riverserà anche sul figlio Ruggiero.
Come scrisse Einstein in “Come io vedo il mondo” essenziale per capire i problemi sociali, è osservare le opere degli Artisti che, per particolare sensibilità, comunicano emotivamente problematiche esistenziali e sociali.
Il Palazzo Civico delle Arti evidenzia questa sua alta funzione anche con il nome della via in cui è collocato quando interseca Storia, Società e Comunicazione Artistica.
Gli Artisti richiamano ai problemi sociali, ma contemporaneamente sono vittima di questi nei loro percorsi di rivelazioni.
Questa Mostra -Evento, da me ideato e diretto, in una esaltazione di Arte pittorica e musicale, “Da Pagliacci a personaggi femminili di altre opere liriche di Leoncavallo” rivalutando le opere di tale Maestro, è un richiamo alla storia, alle problematiche sociali ed esistenziali.
E’ denuncia di mancanza di schiettezza, di necessità di minore ambiguità, di oscuri comportamenti dietro maschere false (pagliacci).
Interessante l’ intervento della filosofa Luciana Capo sul tema della maschera esistenziale.
Sottolineato il richiamo a tali valori dal Vicesindaco Elvira Serra.
Richiamato l’Amore quale comprensione, dedizione, anche sacrificio.
Per comunicare questo ed altro essenziale l’Arte che parla in silenzio al nostro io piu’ profondo.
Ha cantato la canzone Carlo Pisacane, parole di Giuseppe Liuccio, il compositore della musica Maestro Leonardo Russo
La Mostrad’Arte, con tocchi di significativa scenografia, sostenuta da Francesco Crispino, presidente della Commissione Cultura del Comune e dalla Fidapa locale, presieduta dalla professoressa Luciana Capo, sarà visitabile sino al 30 maggio.
Espongono: Teresa Bisogno, Vittoria Donadio, Rita Lepore, Lavinio Sceral, Maria Rosaria Verrone, Elena Vilkov, Allievi dell I.C. Rossi Vairo, selezionati e condotti dall’Architetto professoressa Gabriella Nigro
Ha animato la famiglia Leoncavallo il gruppo Actor Sud con Antonio Capano
Grazie a Patrizia Cilento per il suo artigianato floreale.

Grazie a tutti gli intervenuti. In particolare al Presidente Lions di Agropoli Di Biasi, all’Editore di Cilento Notizie Vincenzo Malzone, al Direttore di Il Giornale del Cilento Marcello Federico, alle rappresentanti dell’Associazione Auser.
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