Salerno: No alle ronde, sì ai nonni in divisa
SALERNO — Fino ad oggi nessun gruppo di persone è andato ad iscriversi al registro delle ronde istituito presso la Prefettura di Salerno. È stato proprio il prefetto Sabatino Marchione a renderlo noto ieri mattina nel corso della sua visita ad Agropoli. Durante il suo intervento nell'aula consiliare alla presenza di forze dell'ordine e di alcuni bambini della scuola elementare «armati» di bandierina italiana, il prefetto ha illustrato i suoi compiti istituzionali, soffermandosi sul concetto di sicurezza. La sicurezza partecipata insomma, quella che viene dal basso, non è una questione di «ronde ma di spirito civico ». E le tanto attese ronde, sponsorizzate circa un anno fa in tutt'Italia, pare che a Salerno non abbiano proprio attecchito, dato che il registro creato ad hoc è rimasto praticamente vuoto.
Intanto partirà a Salerno dal 4 novembre l'iniziativa «Nonni in divisa », progetto realizzato dal Comune di Salerno che si pone un duplice obiettivo: garantire la sicurezza dei bambini che frequentano le scuole cittadine e favorire l'integrazione degli anziani nella vita sociale di tutti i giorni. Da novembre, quindi, 43 nonni presidieranno 10 scuole cittadine e vigileranno sulla sicurezza degli studenti al momento dell'ingresso e dell'uscita dal plesso scolastico. Ieri mattina a Palazzo di Città i 43 nonni in divisa hanno ritirato il kit fornito dalla polizia municipale. All'interno della borsa un fischietto, una pettorina, un cappellino e la paletta per fermare il traffico. A tutte le scuole che partecipano al progetto, inoltre, è stato consegnato un cellulare di servizio per le telefonate di pubblica utilità. Nel caso in cui gli anziani che aiutano i bambini ad attraversare la strada avessero delle difficoltà, possono segnalarle direttamente alla centrale operativa dei vigili urbani. «E' un'iniziativa importante che renderà la nostra città ancora più sicura», ha detto il vicesindaco Eva Avossa.







