A Salerno Convention Camere di Commercio
Quattro giorni di lavori intensi per i rappresentanti delle 74 Camere di Commercio Italiane all'Estero organizzate in Assocamerestero. Al via da oggi, al Grand Hotel Salerno, la XVIII Convention delle Camere di Commercio Italiane all'Estero. Ricerca, innovazione, internazionalizzazione e formazione. Sono i binari che il mondo imprenditoriale italiano, e le piccole e medie imprese del sud, devono seguire per uscire dalla crisi e "le proprie reti all'estero", specifica il presidente della Camera di Commercio di Salerno, Augusto Strianese, "sia nel dialogo con i mercati mondiali, sia nel dialogo con il sistema delle aziende italiane, se vogliamo fare della crisi l'occasione per riformulare la nostra presenza sui mercati internazionali".
Dal locale al globale, dunque. Una sfida difficile soprattutto per le piccole realtĂ che compongono il tessuto produttivo del mezzogiorno, e che, quindi, hanno bisogno di sostegno.
"Le Camere di Commercio Italiane all'estero", aggiunge Strianese, "sono il miglior agente di commercio del sistema delle pmi italiane che si muovono sui mercati esteri. I Governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno lavorato per rafforzare le Camere all'estero non soltanto dal punto di vista finanziario, ma anche di raccordo con le altre reti italiane nel mondo, a cominciare dalla rete diplomatica fino al sistema Ice. Ora dobbiamo lavorare perché il patrimonio di expertise del sistema camerale italiano all'estero permetta alle nostre aziende di raccogliere e metabolizzare meglio e prima dei competitori". E di presentare un "made in Italy più forte e nella sua capacitĂ di proporsi sul mercato internazionale", come sottolinea il presidente di Assocamere stero, Edoardo Pollastri.
Gli ultimi dati dell'associazione mostrano un calo del 7,7 per cento dell'export italiano registrato nei mesi estivi. Segno che "bisogna rafforzare", sottolinea il segretario generale di Assocamerestero, Gaetano Fausto Esposito, "le nostre reti all'estero per rendere stabili le posizioni raggiunte".
Lo sviluppo locale, soprattutto per il Mezzogiorno, deve avere alcuni cardini: industria agroalimentare, infrastrutture, turismo e servizi.
Elementi che, come specifica Pollastri, "servano a creare una promozione integrata del made in Italy, dal prodotto finale ai luoghi che danno vita ai prodotti, attraverso cui il patrimonio turistico, economico e culturale dell'Italia venga valorizzato in un'ottica di business.
Un'occasione unica", continua Pollastri, "per rafforzare i rapporti della rete camerale all'estero con tutti i soggetti della promotion italiana, anche attraverso la realizzazione di incontri diretti tra i delegati camerali e le imprese, non soltanto di ambito locale, ma dell'intera regione".







