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IL RETTORE DELL’UNISA TOMMASETTI AL GIFFONI 2018

"GIFFONI È L’EMOZIONE CHE SI LEGGE ATTRAVERSO LO SGUARDO DEI PROPRI FIGLI"

📅 martedì 24 luglio 2018 · 📰 Spettacoli-EventiSalerno

24072018 IL RETTORE DELL UNISA TOMMASETTI

“Salerno è l’Università di riferimento del nostro territorio, il luogo dove nascono le energie più belle del Paese, con cui instaurare un dialogo sempre più forte”: esordisce così il direttore Claudio Gubitosi lanciando l’idea di un corso di laurea in “Scienze dell’Intuizione”, mentre accoglie il rettore Aurelio Tommasetti, tra i protagonisti della Masterclass Talk. Uno spirito di collaborazione costante sottolineato anche dai vertici dell’ateneo salernitano: “Il Festival, come l’accademia, è destinato ad innovare.

Se si resta fermi si è destinati a scomparire - afferma Tommasetti - orientamento internazionale quindi, aprendo nuovi mercati e nuovi orizzonti, per continuare con la stessa verve e forza di oggi”. Un legame con il Festival che investe il rettore, innanzitutto, come padre: “Al direttore mi lega un’antica amicizia. Giffoni è l’emozione che si legge attraverso lo sguardo dei propri figli che partecipano come giurati. È una realtà solida, talmente collegata al territorio che sembra non avere una territorialità, che in realtà ha e che rivendica con orgoglio. Entrambi creiamo opportunità”. Centrale nel corso della Masterclass è il concetto di sfida che parte dal Mezzogiorno d’Italia e la necessità di nuovi profili professionali in linea con le esigenze del mercato e dell’industria culturale: “Al Sud è più difficile, manca la prospettiva - insiste il rettore - Il cambiamento si realizza attraverso le azioni, programmando”.

Merito e qualità i due concetti cardine su cui si fonda la vision contemporanea dell’ateneo: “Cerchiamo di costruire un modello di università che punta sul merito nel reclutamento di docenti, selezionando i migliori nell’interesse della comunità, del territorio e del Paese, partendo dal basso, dai nostri giovani. E poi la qualità, l’unica cosa che salva il Sud. I progetti estemporanei nascono e muoiono, mentre oggi il valore delle università e la reputazione si misurano attraverso i ranking internazionali”. Didattica, ricerca e trasferimento tecnologico le tre mission del campus di Salerno, primo ateneo del centro-sud Italia secondo le grandi classifiche che rapportano l’accademia globale.


Una rivoluzione concettuale che si è tradotta nella misura “Unisa Premia il Merito”, con la restituzione integrale della tasse agli studenti meritevoli. “È cambiato il modo di pensare dei ragazzi, allungare i tempi di laurea si traduce in un danno che provoca ripercussioni finanziarie – insiste Tommasetti – Crescono le immatricolazioni, il numero di iscritti e di laureati nei tempi regolari e la capacità di attrazione regionale ed extra regionale, in un bacino territoriale che non gode dei privilegi delle realtà urbane metropolitane”. In platea, tra i masterclasser, anche molti studenti e neolaureati Unisa. Focus inoltre sulle criticità a sud, tra cui l’emigrazione intellettuale con il dato drammatico emerso dagli ultimi dossier statistici: ben 54mila giovani hanno abbandonato la Campania trasferendosi al nord o in Europa alla ricerca di lavoro.

“Il placement è un altro elemento chiave - continua - la nostra regione è ai primi posti in Europa per la disoccupazione. Noi reagiamo creando opportunità. Formiamo giovani e poi li perdiamo. La nostra università è sempre attenta al mondo del lavoro, con percorsi mirati (si pensi all’istituzione di Odontoiatria, Agraria, Davimus, Big Data). Non rincorriamo le mode, ma progetti solidi, formando buoni ingegneri, umanisti, economisti, umanisti, con corsi di laurea a doppio titolo, spendibili in Italia a e all’estero e 200 insegnamenti in inglese. L’internazionalizzazione è un’opportunità. Il dialogo con i giovani deve essere positivo. È facile farsi scoraggiare dal non poter fare. La rivoluzione, però, parte dal merito attraverso un polo delle professionalità”. A margine dell’incontro, il direttore Gubitosi illustra invece l’accordo di finanziamento di ben 24milioni di euro tra Miur e Mibact riservato alle scuole, per la produzione della attività specifiche di formazione e di conoscenza del cinema.

“E’ stata una nostra sollecitazione – spiega il direttore - che il Governo ha accettato. Dovremo realizzare 14 film in 9 regioni d’Italia. Avremo bisogno anche di autori e di idee, non solo di tecnici. Nel 2019 inizieremo il nostro percorso con i games, un grande momento di mercato delle idee: perché non lanciare qui i nostri prodotti, che l’industria potrebbe finanziare e creare ulteriore lavoro? Sto immaginando a Giffoni una sorta di “olimpiade” dove le scuole mostrino i propri talenti in tutte le discipline.

Con la Multimedia Valley ci prepariamo a gestire tutti questi processi. Dal 2021-22 ogni due mesi avremo attività, anche se il Festival sarà la priorità. Avremo bisogno di esperti di marketing e di comunicatori. In 4 giorni di Giffoni abbiamo ottenuto un record di contatti su instagram, il nostro sito internet negli ultimi 5 giorni ha avuto 45mila nuovi accessi. Differenziamo le comunicazioni, istituzionale e social, parole e immagine. Dobbiamo creare una confusione armonica”.

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