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Influenza A, un'anziana di 84 anni muore all'ospedale di Nocera Inforiore

📅 mercoledì 11 novembre 2009 · 📰 SaluteSalerno

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E' una donna di 84 anni, morta all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore (Salerno), la quindicesima vittima del virus H1N1 in Campania. Si chiamava Anna De Silva e, oltre a essere affetta dal virus, era malata di diabete ed era stata colpita da un ictus. Solo ieri, sempre nel Salernitano, un altro decesso a Eboli: un uomo di 42 anni, stabilmente ricoverato presso un centro di riabilitazione di Eboli per diverse e gravi patologie polmonari e cardiache.

Nei giorni scorsi era morto al pronto soccorso dell'ospedale Sant´Anna e Madonna della Neve di Boscotrecase, Francesco Cirillo, 35 anni operaio residente a Boscotrecase, a causa di una grave insufficienza respiratoria ed è risultato positivo al virus A. «Il paziente - spiegano i medici dall'Asl Napoli 5 - aveva una forte febbre e per quattro-cinque giorni, come ci hanno riferito i familiari che lo hanno portato al pronto soccorso, si è curato da solo. Quando è arrivato qui era cianotico e a nulla sono valse le cure a cui lo abbiamo sottoposto. Il sospetto che si tratti del virus A H1N1 si è trasformato in certezza dopo il test».

Nella stessa Asl 5 un caso accertato di virus H1N1 riguarda una giovane di 25 anni ricoverata ieri mattina in rianimazione nell´ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, e nel pomeriggio trasferita all´ospedale Cotugno, con una diagnosi di una polmonite bilaterale. Tra le patologie pregresse, in età pediatrica, era stata operata per una neoplasia cerebrale.

Altra vittima Maria Carraturo, 49 anni. Ricoverata all'ospedale Moscati di Avellino, Maria Carraturo di Monteforte Irpino era residente a Mercogliano era sposata con due figli. Positiva al virus A, era in rianimazione dal 30 ottobre. È deceduta per una polmonite interstiziale bilaterale. Era affetta da una broncopneumopatia cronica ed era in ossigenoterapia domiciliare da diversi anni. Tra i suoi problemi anche l'obesità.

Negativo, invece il tampone per l'uomo di 53 anni originario di Cercola, deceduto nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Ariano Irpino. Il paziente era stato trasferito in Irpinia per mancanza di posti letto nei reparti di rianimazione degli ospedali napoletani.

E l'allarme posti letto in questi giorni è un leit-motiv dell'emergenza. Rivolta al San Giovanni Bosco, dove i pazienti di Medicina generale hanno protestato contro i medici, perché nel reparto, in una stanza isolata, era stata ricoverata una paziente con il virus A. «Credo sia una donna, noi non la vediamo mai - dice la figlia di un paziente ricoverato dopo un infarto - ma i medici e gli infermieri che entrano in quella stanza poi vengono da noi. Qui c´è gente debilitata. È pericoloso avere un paziente con l´influenza A nello stesso reparto».

Al Cardarelli sono migliorate le condizioni del neonato di 25 giorni ricoverato da sabato in terapia intensiva e risultato positivo al virus. È stazionaria invece la quindicenne, trattenuta nello stesso reparto anche per altri problemi. Sono saliti a 70 i degenti al Cotugno, sette sono in terapia intensiva. L´ultimo, in ordine di tempo, è giunto nel pomeriggio di domenica. Si tratta di un diciassettenne con polmonite. Infine all'ospedale pediatrico Santobono sono migliorate le condizioni del bambino di 10 anni di Caserta, ricoverato in terapia intensiva. Stanno meglio anche gli altri 17 pazienti.

L'assessore comunale all'Ambiente, Rino Nasti, ha firmato con il sindaco un'ordinanza che anticipa di una settimana (ma solo per cinque ore al giorno e non 10 come prevede la legge dal 15 novembre) l'accensione dei riscaldamenti. «Viste le avverse condizioni climatiche - spiega Nasti - e l'emergenza influenza, magari ambienti e case più caldi possono risultare un piccolo, ma importante contributo».

Fonte: napoli.repubblica.it

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