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Influenza A, caso sospetto a Sapri. L'H1N1 avrebbe ucciso una donna di 42 anni

📅 sabato 14 novembre 2009 · 📰 SaluteSapri

Null
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Sarebbe stato l'H1N1 ad uccidere due giorni fa una donna di 42 anni originaria di Lettere. Ne sono convinti i sanitari che attendono gli esami definitivi. Ieri due decessi: un uomo di 49 anni sottoposto tre mesi fa a trapianto di fegato e un immigrato affetto da polmonite. Ma l'assessore alla sanità Santangelo ribadisce: 'l'andamento epidemiologico è rallentato'

L'influenza sembra a una svolta. Cala il numero di contagi, anche se il bollettino di ieri registra altri due morti. Vittime di patologie diverse ma anche positivi all´H1N1. E per la prima volta l´influenza A ha coinvolto pazienti sottoposti a trapianto, soggetti più esposti alle infezioni virali a causa del deficit immunologico indotto dai farmaci antirigetto. È morto così, per insufficienza respiratoria nella Rianimazione del Cardarelli, Nicola Velardi, 49 enne del centro storico che tre mesi fa aveva subito un trapianto di fegato a Genova e che poi, a giugno scorso, era stato rioperato nello stesso Cardarelli per una complicanza. Sottoposto a tampone, è risultato positivo al test.

Un nuovo caso si registra all'ospedale di Sapri dove è morta una donna di 42 anni, originaria di Lettere. La vittima, affetta da diabete, era stata trasportata al nosocomio saprese dall'ospedale di castellammare di Stabia per mancanza di posti. In seguito alla diagnosi di bronco-polmonite, era stata sottoposta a due tamponi faringei per individuare la presenza del virus H1N1: mentre il primo aveva dato esito negativo, il secondo era risultato positivo. Ora si aspettano gli esiti dell'autopsia per la conferma definitiva.

Kouis Bahi Mhamed è invece il 35 enne marocchino morto ieri mattina al Sant´Anna e San Sebastiano di Caserta per "polmonite bilaterale in soggetto positivo all´H1N1". È il primo immigrato ucciso dal virus A. Ma nel presidio di terra di Lavoro sono anche ricoverati 14 casi sospetti (in attesa di tampone) e 10 pazienti in condizioni stabili, mentre soltanto un uomo di 210 chili, è ancora in Rianimazione. Al Cardarelli, i contagiati sono una trentina, mentre è ancora grave la 29 enne trasferita dal San Leonardo di Castellammare. Al Santobono sono ricoverati 20 bambini con l´influenza A: in Pediatria, Immunologia, Cardiopneumologia e Nefrologia.

«L´andamento epidemico rallenta in Campania», riferisce l´assessore alla Sanità Mario Santangelo, «un rallentamento della diffusione nonostante le morti di ieri. D´altronde i decessi finora collegabili al virus confermano la benignità di questa influenza. Nella settimana dal 2 all´8 novembre, l´incremento dei casi è nettamente rallentato. I malati campani sono stati 250 mila: 21 mila bimbi fino a 4 anni, oltre 90 mila giovani e adulti, e soltanto 5 mila anziani. E la percentuale di vittime (tra lo 0,8 e lo 0,9 per diecimila) è inferiore a quella di tutto il mondo che è stata tra l´1 e il 2 per diecimila. Bisogna sottolineare che questa mortalità è ben più bassa di quella dell´influenza stagionale, tra 5 e 7 su diecimila.

Questi dati, pur confermando che ci attendono ancora alcune settimane di pandemia col rischio di una continuità tra l´H1N1 e il virus della stagionale, ci devono spingere ad aderire alla vaccinazione e a ricorrere alle solite misure di profilassi». All´ottimismo di Santangelo si aggiungono i dati dell´epidemiologo. «Sul piano nazionale», osserva Donato Greco, il super-esperto dell´Istituto superiore di Sanità, «la Campania non ha più il record dei contagiati. Con 15,7 casi per mille è superata dall´Emilia (18,6), dal Lazio (16,7) dalle Marche (28, 6) e dall´Abruzzo (16,6)» di Giuseppe Del Bello

Fonte: napoli.repubblica.it

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