“In vino civitas” alla Stazione Marittima, uno spazio dedicato al Cilento al salone del vino
Nell’ambito del salone del vino “In vino civitas” in corso a Salerno dal 22 Settembre presso la Stazione Marittima, grande interesse ha suscitato nei visitatori, esperti ed appassionati del mondo del vino, lo spazio dedicato al Cilento.
Domenica 23 dalle ore 13:00 alle ore 16:00, nell’area dedicata ai territori, a cura di Albamarina si è tenuto un Cooking show con l’Agri-Chef Fiore Cantalupo (foto in alto) che ha proposto “U’ casecavaddo m’briaco”, caciocavallo del Cilento di puro latte di vacca podolica, riscaldato nell’aglianico “Futos”IGP di Albamarina e aromatizzato con bacche e foglie di mirto, accompagnato dal pane di farine antiche (grano Senatore Cappelli, farro e segale di Caselle in Pittari, cotto in forno a legna.


Dott.ssa Letizia Cito
Lo Chef Alessandro Feo ha presentato, spaghettoni Vicidomini con colatura di alici di menaica, bacche di mirto e fonduta di mozzarella nella mortella preparata dal Mastro Casaro Angelo Iannuzzi di Novi Velia. Il tutto accompagnato dalla voce della artista cilentana Antonietta Speranza.
Le degustazioni dei piatti e dei vini Albamarina di Mario Notaroberto, “Primula” IGP, “Valmezzana” DOP e “Maracinè” IGP sono state precedute dalla introduzione del Dott. Carmine Oricchio che ha sottolineato come il Cilento “vanti una tradizione enogastronomica, storicamente documentata, di circa 2500 anni.”

Mastro Casaro Angelo Iannuzzi
Preziose e molto seguite sono state le informazioni sulle caratteristiche nutrizionali dei cibi proposti in degustazione, fornite dalla Biologa Nutrizionista Dott.ssa Letizia Cito, che ha catalizzato l’attenzione del pubblico sempre più attento al legame tra mangiare alimenti genuini, bere bene e benessere.
Lo spazio ha dato modo ai partecipanti di scoprire ed apprezzare il “terroir” unico espresso dal Cilento riscuotendo un grande successo di pubblico, il che testimonia il grande potenziale del “brand” Cilento e il grandissimo interesse che la cultura eno-gastromica del Cilento esercita quale attrattore turistico e volano di sviluppo del territorio. Carmine Oricchio

Chef Alessandro Feo







