PAESTUM, VIAGGIO NELLA MEMORIA CON I QUADRI DI BUONAVITA
Fino al 24 ottobre l'esposizione pittorica dal titolo "Dimentichiamoci spesso".
Inaugurata nella sede centrale della Bcc di Paestum la mostra "Dimentichiamoci spesso" dell'avellinese Stefano Buonavita.
Terza tappa di un progetto artistico gia' fatto conoscere e apprezzato ad Avellino e Castellabate ( Sa ) per continuare a sensibilizzare le coscienze alla rinuncia del superfluo e ricordare le cose importanti e profonde della vita. Questo il senso della mostra che fino al 24 ottobre sara’ aperta al pubblico dalle ore 8:30 alle ore 13:10 e dalle ore 14:30 alle ore 15:30.
Grande attenzione è stata riservata al pittore nel corso dell’inaugurazione della mostra che ha attirato l’interesse di un pubblico colto e raffinato.
Durante la cerimonia di apertura ha aperto il dibattito il direttore della Bcc Capaccio Paestum
Giancarlo Manzi , particolarmente entusiasta dell'iniziativa che unisce due territori, l'Irpinia e il Cilento, e che rafforza un calendario che da' importanza ad eventi culturali e a certi valori che s'intendono trasmettere al pubblico.
" Quest'evento - ha dichiarato Manzi - avvicina la Bbc di Capaccio Paestum alla consorella di Serino con cui abbiamo avviato un percorso aggregativo. Siamo inoltre felici di accogliere un ex collega appassionato di lettura e che si dedica all'arte. Stefano Buonavita si avvicina ai nostri valori, quelli del credito cooperativo e siamo felici che la sua mostra abbia un fine sociale e si ponga come obiettivo il raggiungimento del bene comune . Iniziative che vanno in questa direzione troveranno porte aperte in questo nostro spazio, a disposizione delle eccellenze del territorio e non solo ".
Grande soddisfazione anche per il Presidente della Bcc di Capaccio Paestum Rosario Pingaro :
" Quest’appuntamento pone in evidenza l'impegno della nostra banca a raggiungere nuovi territori e superare i confini provinciali.Il messaggio che vuol dare l'artista è una meditazione sui temi reali della vita e sui bisogni reali delle persone. L'arte diventa in questo modo uno strumento di comunicazione e riflessione in linea col messaggio della banca di badare al concreto, alla crescita sociale e culturale dei cittadini " .
Piu' tecnico il giornalista e critico Generoso Vella che ha definito l'arte di Buonavita come "un viaggio alla scoperta di radici, desideri, sogni e sentimenti che trasportano verso visioni e scene oniriche, talvolta post apocalittiche. Sono proiezioni di un passato o il ricordo di cio' che abitava e animava quei luoghi. L'artista dà molta importanza al ricordo e suggerisce li richiamo di ogni forma di memoria. L'arte è figlia della memoria e speranza degli uomini. Il pittore esorta a ricreare un contatto con la natura, a sentirsi parte di essa. Suggerisce un bisogno di rigenerarsi nel corpo, nella mente e nello spirito , a liberarsi degli eccessi materiali e avviarsi verso una possibile serenità perche' il nostro scopo è facilitarci la vita".
Infine le dichiarazioni dell'artista che ha illustrato le sue opere e spiegato come nascono i suoi lavori: " La mia arte scaturisce dalla passione per i libri. Mi piace leggere e per molto tempo ho cercato il modo per annotare concetti e frasi che mi hanno colpito . Ho scelto la pittura per farlo e ciascun quadro nasce come promemoria di un libro. Inizialmente preferivo tenere per me le mie opere , poi ho deciso di esporle, per dare il buon esempio a mia figlia e premiare il mio impegno. Mi piace pensare che il pubblico che guarda i miei quadri puo' avere un'emozione".

Nei quadri di Stefano Buonavita dominano colori chiari e freddi, stesi con pennellate decise e veloci. Le luci sono sono fisse e irreali e creano un'atmosfera misteriosa e malinconica.
L'artista vuole segnalare che " che stiamo perdendo pezzi di umanita ' che va recuperata. Non sappiamo vivere al meglio il nostro tempo e non riusciamo piu' a trasferire calore e presenza agli altri. Siamo diventati uomini bianchi incapaci di trovare il modo di integrarsi nella natura e riconoscere il giusto nelle nostre vite".







