Addio Poste nel Cilento: tagliati 12 piccoli uffici da Pisciotta a Casal Velino
Dodici uffici postali nel Cilento e nel Vallo di Diano rischiano di rimanere aperti solo per qualche giorno a settimana. La denuncia è del sindacato Confsal Comunicazioni di Salerno che nei giorni scorsi ha inviato una nota a tutti i sindaci dei comuni interessati, informandoli dell’imminente chiusura stabilita da Poste Italiane. A dover chiudere battenti, «parzialmente nella seconda, terza e quarta settimana di ogni mese» saranno gli uffici postali di Villa Littorio a Laurino, Marina di Pisciotta e Caprioli, Lentiscosa a Camerota, Bosco a San Giovanni a Piro, San Marco di Teggiano, Santa Marina, Pattano a Vallo della Lucania, Pellare a Moio della Civitella, Perrazze a Palomonte, Pioppi nel comune di Pollica e infine Acquavella a Casal Velino. Il segretario provinciale della Confsal Comunicazioni Francesco Grillo per il momento è riuscito a ottenere la sospensione del provvedimento, già attuativo a partire da lunedì scorso. «Tali arbitrarie, miopi ed inopportune chiusure- scrive Grillo- come si può bene immaginare, comporteranno notevole disagio per le comunità interessate e al contempo ridurranno sensibilmente un servizio pubblico essenziale per ogni cittadino». Nel frattempo i comuni coinvolti dal ridimensionamento annunciato, reagiscono. Il sindaco di Casal Velino, Domenico Giordano, ha inviato una dura lettera di protesta al direttore regionale di Poste Italiane, Daniele Nardone in cui nel commentare «una politica di tagli a servizi essenziali alla collettività» espone la situazione della frazione di Acquavella. La più grande del comune di Casal Velino con circa 1000 abitanti che serve anche 7 contrade rurali raggiungendo un’utenza di circa 2000 abitanti. Da lì l’ufficio postale più vicino è quello di Stella Cilento a sette chilometri. «Appare evidente- scrive il sindacol’enorme disagio creato ad una popolazione composta perlopiù da anziani; la paventata chiusura dell’ufficio postale, sebbene per il momento, parziale, se applicata sarà per la locale comunità una restrizione inaccettabile». Alla lettera ieri sera è seguita una convocazione straordinaria del consiglio comunale. Sul piede di guerra anche Cesare Festa, sindaco di Pisciotta, dove sono due gli uffici postali finiti nel piano di razionalizzazione. «Questa è una smobilitazione che ritengo inaccettabilespiega Festa- Caprioli è una frazione dove ci sono un migliaio di abitanti, l’ufficio trovandosi sulla strada provinciale poi è sempre affollato anche di cittadini di San Nicola di Centola». Il sindaco che ha ricevuto ieri mattina da Poste Italiane la comunicazione ufficiale della parziale chiusura annuncia ora un’interrogazione parlamentare.
Stefania Marino







