Influenza A, donna grave al Ruggi di Salerno
È entrata in funzione l’apparecchiatura per la circolazione extracorporea attivata nel reparto di terapia intensiva, annessa alla cardiochirurgia, dell’Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona di Salerno. Così ieri mattina è stata ricoverata una paziente di 31 anni, affetta da gravissime insufficienze cardiorespiratorie, proveniente dall’ospedale Rummo di Benevento. L’azienda ospedaliera salernitana, che prossimamente attiverà anche una seconda apparecchiatura per la circolazione extracorporea, si è inserita a pieno titolo nel circuito regionale per l’emergenza dell’influenza A H1N1. Al Ruggi, fino a ieri sera, erano ricoverati 21 pazienti per il virus A: sette sono risultati positivi, uno è in attesa del risultato delle analisi mentre per altri quattro è stato scongiurato ogni rischio. Situazione sotto controllo anche in provincia dove i casi di contagio sono comunque in diminuzione rispetto al primo periodo. Sono stati segnalati due casi sospetti negli ospedali di Scafati e Sapri mentre al reparto di pediatria di Pagani è ricoverato un bambino che ha contratto il virus dell’influenza A-H1N1. Per fortuna, nella giornata di ieri, non è stata segnalata alcuna vittima. L’ultima morte risale alla giornata di giovedì, quando all’ospedale Cotugno di Napoli è deceduta Lorella Lettieri, di 45 anni, che dal nove novembre scorso era ricoverata nel reparto di rianimazione del nosocomio partenopeo. La donna era affetta da una grave forma di meningite ed era risultata positiva al test A-H1N1. Al Cotugno i degenti ricoverati sono 28 di cui tre in rianimazione. Al Policlinico di Napoli, invece, è stato dimesso uno dei quattro pazienti ricoverati in rianimazione. Federico Natella







