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Digitale terreste, segnale in tilt: scoppia la protesta a Salerno

📅 lunedì 7 dicembre 2009 · 📰 AttualitàSalerno

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SALERNO — Black out televisivo venerdì per tutta la città di Salerno a causa dello spegnimento definitivo del se­gnale analogico e del passaggio alla piattaforma del digitale terrestre. Solo domenica l’al­lineamento definitivo delle frequen­ze, sia delle emittenti nazionali che di quelle locali. Quella di venerdì, comun­que, sarà ricordata come la giornata «senza tv» per tutti gli abitanti di Sa­lerno. Tutto ha avuto inizio alle ore tre del mattino quando i tecnici del servizio Rai hanno aperto le cabine dei ripetito­ri posizionati sulla collina del «Masso della Signora». In pochi minuti tutti i segnali tv del vecchio sistema di tra­smissione analogica sono stati oscura­ti per consentire l’accensione definiti­va della piattaforma digitale terrestre. E così, al loro risveglio, i televisori del­la città sono rimasti senza alcun cana­le visibile.

Solo verso le ore quattordi­ci di venerdì, alcune frequenze hanno ri­preso a funzionare, ma la situazione appariva a macchia di leopardo su tut­to il territorio comunale. Nel centro storico erano visibili Telecolore e Tds ed in qualche zona del porto anche il bouquet di Lira Tv, mentre a Mercatel­lo continuava ad essere oscurata Me­diaset. In serata, la situazione è andata lentamente migliorando ma si tratta comunque di una soluzione tempora­nea. Il centralino del Codacons Saler­no è stato tempestato di chiamate per tutta la giornata.

«Sapevamo benissi­mo che si sarebbero verificati disservi­zi e questa situazione di black out qua­si totale — conferma Maria Cristina Rizzo dell’ufficio legale del Codacons — ma l’attesa di alcuni giorni per ria­vere finalmente un segnale accettabile ci sembra eccessiva, specie per i tanti anziani che hanno solo un tv come compagnia durante la giornata. A par­te questa situazione, se la mancanza di segnale dovesse prolungarsi, riteniamo che ci siano gli estremi per l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio e dunque invitiamo i cittadini danneggiati da questo dis­servizio a fare richiesta alla Rai per ot­tenere uno storno sul canone».

Umberto Adinolfi

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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