Intervista a Massimo Paladino, chitarra e cori dei Volume
Si chiama Massimo Paladino, viene da San Giovanni a Piro ed è il chitarrista e corista dei Volume.
Massimo suonerà dal vivo, in un set acustico, domenica 14 aprile, alle 18:30, presso gli spazi di Non Solo Pane, a Vallo della Lucania (SA).
L’abbiamo intervistato.
Ciao, Massimo: prima di tutto presentati ai nostri lettori.
Ciao, a tutti. Io sono Massimo Paladino, cantante e, principalmente, chitarrista, originario di San Giovanni a Piro. La mia band, insieme ad altri amici del mio comune, si chiama Volume, ma non disprezzo l’uscire da solo, chitarra e voce, per situazioni più intime. Mi rifaccio principalmente al panorama rock classico anni ‘60/’70, ma capitano anche incursioni nella musica italiana, anche attuale.
Quando hai iniziato a suonare e perché?
Ho iniziato a suonare con mio fratello, da piccolissimo, alla fine degli anni ’80, grazie al Festival di Pietrasanta, organizzato a San Giovanni a Piro. Poi mio fratello andò via, all’università, e iniziai a suonare insieme all’attuale bassista della mia band, Emanuele Grieco: insieme al fratello, Lucio, alla voce, demmo vita ai Volume. Nel ’96 andai per 6 anni a lavorare a Milano e, anche lì, ho suonato con varie formazioni, anche con molti elementi, ed è stata una bellissima esperienza, sia formativa che ludica: ho imparato tanto e mi sono divertito altrettanto. Ho conosciuto un sacco di musicisti e c’era un continuo scambio. Una delle band si chiamava Terra di Nessuno. Nel 2003, rientrato nel Cilento, ho ripreso a suonare con i Volume, con cui ancora portiamo avanti il nostro progetto.
La tua band principale sono i Volume: parlacene.
Il nome “Volume” gironzolava nella mia mente fin da quando facevo le scuole medie: mi piaceva il fatto che alla parola “volume” si possono dare diversi significati e interpretazioni, tipo, “volume” come “decibel” ma anche come unità di misura, “volume” di un libro, e via dicendo. Con loro partimmo subito facendo brani inediti, molti dei quali indirizzati verso lo ska-punk e con testi in dialetto, tipo “Acchiappa ‘u sole”.
Com'è cambiato il fare musica nel Cilento, negli anni?
Devo dire che, rispetto ad anni fa, quando iniziavo, ci sono molti più locali che dedicano spazio alla musica dal vivo. Quindi penso che la situazione sia decisamente migliorata.
Suonerai da Non Solo Pane: cosa deve aspettarsi il pubblico dal tuo live set?
Suonerò un po’ di classici rock, dai Rolling Stones ai Doors passando per Beatles e Neil Young, fino ad arrivare alla musica italiana con omaggi a Battisti, Dalla e De André. Naturalmente rivisitati a mio modo.
Saluta i nostri lettori.
Ciao a tutti i lettori di Cilento Notizie: ci vediamo domenica a Vallo della Lucania. Puntuali, che si inizia alle 18:30!
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