Direttamente da “Tale e Quale Show”, programma di RAIUNO condotto da Carlo Conti, intervista a Rosario Tedesco, sosia di Francesco De Gregori
Si chiama Rosario Tedesco, ha vinto il premio “Campione del Web 2018” dell’ottava edizione di “Tale e Quale Show” su Raiuno, come sosia di Francesco De Gregori, ed è un cantautore della provincia di Salerno, in bilico tra un tributo al “Principe” e brani inediti.
Rosario suonerà dal vivo da Non Solo Pane, a Vallo della Lucania, giovedì 25 aprile, alle ore 18:30, in occasione dell’aperitivo.
L’abbiamo intervistato.
Ciao, Rosario: prima di tutto presentati brevemente ai nostri lettori.
Ciao a tutti. Se mi chiedi di presentarmi brevemente ricorro alla definizione che ho coniato io stesso che inaugura la mia autobiografia, che chiunque può leggere sulla mia Fanpage al seguente indirizzo: https://www.facebook.com/rtedesco/
Cantautore, Street performer, Suonatore di Armonica, Bluesman. Francesco De Gregori D.O.C.. Non so bene se definirmi un musicista, ma di fatto vivo di musica e non saprei vivere di altro. Musicista di professione, un po' per scelta, un po' mio malgrado, anche perché non so guadagnarmi da vivere in altro modo, né mi va di farlo.
Parlaci del tuo legame con Francesco De Gregori.
Francesco De Gregori, il "Principe", è un artista che amo ed ammiro molto fin da quando ero ancora un ragazzino, si può dire. Anzi, più esattamente fin dalla prima volta in cui ascoltai il brano che poi sarebbe diventato anni dopo il mio cavallo di battaglia come coverman del Principe, "Generale", una canzone meravigliosa, epocale ed epica che amo da sempre, come credo la amino tanti di noi. Ho iniziato però ad appassionarmi a lui e a seguirlo in modo assiduo e costante solo intorno al 1987, credo: avevo 17 anni, all'indomani di un concerto che tenne in estate allo stadio Vestuti di Salerno. Fui a dir poco folgorato dal modo austero con cui padroneggiava il palco, dalla sua classe e dalla sua eleganza, oltre che dalle sue canzoni, delle quali conoscevo solo alcuni tra i suoi brani più conosciuti, "Alice", "Rimmel", "Pablo" e, ovviamente, "La donna cannone", che mi folgorò letteralmente quando la ascoltai la prima volta e all'istante mi sembrò la canzone più bella che fosse mai stata scritta, impreziosita in maniera unica ed impareggiabile dal suo stile di canto e, naturalmente, dalla sua voce, a quei tempi quasi angelica. Con gli anni è diventata sempre più densa e ruvida, consentendomi tra l'altro di poterlo imitare, avendo io una voce dai toni più bassi rispetto a quella che aveva lui da giovane. Guardarlo su quel palco rappresentò per me una grandissima fonte di ispirazione a più livelli: artistico, musicale, stilistico, estetico, etico, etc. Devo tanto a lui se da allora sono diventato la persona che sono oggi, umanamente ed artisticamente. E, ovviamente, gli devo in gran parte il merito per riconoscimento che ho avuto di recente alla trasmissione "Tale e Quale Show". E a chi mi ha fatto i complimenti per la mia presenza scenica mi sento in dovere di dirgli che in gran parte è merito suo, in quanto stavo letteralmente impersonando Lui, nel senso che lo stavo effettivamente imitando. Cosa che, del resto, non faccio mai intenzionalmente, che mi si creda o meno.
Parlaci di questa tua esperienza a "Tale e Quale Show".
Inviai il video per il quale sono, poi, risultato vincitore del concorso "Campione del Web 2018", un po' per gioco, a dire il vero. Restando fedele a questo mio atteggiamento iniziale, ho cercato di affrontare il tutto come un gioco, cercando il più possibile di divertirmi, e così in parte è stato. Quanto all'esibizione in sé, in effetti, è qualcosa che si è consumata in una maniera così veloce - la mia performance è durata appena un minuto e venti - che ho avuto appena il tempo di rendermi conto cosa stesse accadendo ed era già finito tutto. Ricordo solo che nel momento in cui è toccato a me ho improvvisamente realizzato che il gioco era finito e si faceva sul serio. È inutile dire che ho provato naturalmente un'emozione fortissima nel momento in cui Carlo Conti mi ha presentato perché entrassi in scena di lì a poco, anche perché credo sia risultato piuttosto evidente agli occhi di chiunque mi ha visto in azione su quel palco. Emozione che però ho tentato il più possibile di contenere cercando di restare concentrato su quello che mi apprestavo a fare e cercando di non pensare a tutto quello era intorno a me oltre, naturalmente, alle telecamere della Rai. Non so a quanto sia effettivamente servito, perché di fatto non ricordo quasi nulla di quel momento, tanto mi è sembrato rapido e interminabile al tempo stesso per l'enorme pressione che sentivo addosso. Entrando in scena ho tenuto lo sguardo fisso sull'asta col microfono e non ho guardato altro né altrove fino praticamente al termine della mia prova. Poi è partita la base musicale, ed è andata come è andata. L'emozione ed una serie di altri fattori che non starò qui ad elencare mi hanno un po' fregato e diciamo che non ho fornito una prestazione all'altezza del mio standard abituale. Sicuramente ha rappresentato per me una vetrina importante grazie alla quale ho avuto una visibilità che mai mi sarei nemmeno immaginato, e che è destinata ad aumentare, credo, anche grazie al fatto che il video della mia apparizione in TV è online e visionabile su Raiplay, oltre che sul canale Youtube della Rai, ovviamente, e sappiamo quale importanza abbia oggi il web per autopromuoversi. Alla fine non posso che essere felice e soddisfatto per l'enorme fortuna che mi è capitata. Che sia stato il caso, o il merito, o chissà quale altra strana congiunzione astrale che ha determinato ciò, cercherò di cavalcare l'onda di questa popolarità improvvisa che mi è giunta, per quel poco o molto che è destinata a durare, cercando di veicolare l'attenzione e l'interesse che ho attirato per ottenere delle gratificazioni superiori a quelle che ho avuto fino ad oggi da un punto di vista lavorativo, intendo come interprete e, eventualmente, anche sosia di Francesco De Gregori.
Oltre a interpretare i brani di De Gregori hai anche un tuo progetto di inediti: parlacene.
Ricollegandomi a quanto ti dicevo poc'anzi, cercherò di dirigere l'attenzione e l'interesse che ho attirato con questa mia uscita televisiva, anche e soprattutto verso il mio progetto da cantautore al quale lavoro da un po' di anni. Di recente ho pubblicato due inediti, il primo dal titolo "Non sono nato per essere nato" e, il secondo, "Disubbidiente". Entrambi sono stati prodotti sia per quanto riguarda la musica che il video da Angelo Napoli, musicista salernitano di straordinario talento con il quale collaboro da diversi anni. Entrambi i brani sono presenti su Youtube, per chi fosse interessato ad ascoltarli. La pubblicazione dei due singoli in questione è il primo passo verso l'uscita del mio primo lavoro discografico che vedrà la luce, spero, entro al fine del prossimo anno. Intanto sto lavorando a una serie di brani che al momento sembra mi convincano al pari dei due che ho pubblicato. Il progetto, a dire il vero, procede abbastanza a rilento per una serie di motivi di ordine contingente e circostanziale che ti risparmio, ma conto di mettermici a lavorare con impegno e costanza non appena capirò che è giunto il momento propizio per farlo. La verità è che non ho ancora ben focalizzato cosa è che voglio fare nella vita o, se preferisci, di che morte morire. Quello che so di certo è che continuerò a suonare. Questo è poco ma sicuro.
Suonerai, giovedì 25 aprile, da Non Solo Pane, a Vallo della Lucania: cosa deve aspettarsi il pubblico dal tuo live?
Preferisco che il pubblico non si aspetti nulla di particolare, così mi sentirò libero di spaziare tra il repertorio di De Gregori, quello dei cantautori storici che sono stati, insieme a lui, i miei principali riferimenti musicali, o anche eventualmente qualche mio brano inedito.
Saluta i nostri lettori.
Un saluto a tutti nella speranza che il 25 ci divertiremo insieme. Divertirsi è sempre fondamentale, qualsiasi cosa si faccia nella vita. Persino quando si suona e si ascolta la musica di Francesco De Gregori, che del resto amo anche perché, ancora oggi, continua a divertirsi nel fare questo lavoro. Beato lui.
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