Ambiente, salvaguardia del ruscello all'Oliveto di Villammare
Riceviamo e pubblichiamo: "A maggio del 2018, e precisamente verso la metà del mese, la Comunità montana Bussento-Lambro-Mingardo ha pulito i canali del territorio di Vibonati per conto del comune stesso.
Motivazione dell’intervento la eliminazione della vegetazione e rifiuti che possono determinare pericolo di esondazione causata dagli ostacoli presenti nell’alveo in caso di piogge prolungate e copiose.
Gli operai della Comunità M. tuttavia hanno “pulito” il ruscello perenne alimentato da un antico fontanile presente sulla collina che, passando tombato sotto la strada SS18 e quindi sotto la grande sughera, monumento verde, finisce addirittura in mare.
Il ruscello non rappresenta pertanto alcun pericolo di esondazione, non essendo un canale di raccolta acque piovane.
Il ruscelletto, che fa parte integrante dell’area dunale dell'Oliveto, presentava una folta vegetazione riparia prevalentemente costituita da canneto. Ebbene, gli operai non sufficientemente istruiti dell’importanza ecologica del ruscello e della vegetazione, hanno tagliato grande quantità di canne presenti nell’alveo e sugl’argini, lasciandole a marcire sul posto.
Considerato il danno all’ecosistema naturale in un periodo per giunta di nidificazione e riparo alla fauna avicola e non solo, come wwf si presentò il 24 maggio 2018 un esposto alla procura di Lagonegro, ricordando altresì che per legge (Direttiva europea 2000/60 e D.lgs 152/99) le piante, la fascia riparia, sono da tutelare.
Inoltre, una coppia di Corriere piccolo, specie limicola migratoria, protetta da Direttiva europea Uccelli, è stata spesso avvistata dissetarsi al ruscello e nidificare ogni anno a pochi passi dalla vegetazione dunale.
Si ricorda anche che nel ruscello sembra vivere il raro gamberetto di fiume, che ne attesta pertanto la purezza dell’acqua sorgiva, purificata tra l’altro dalla vegetazione riparia.
14 maggio 2019 - Comunicato stampa di Paolo Abbate, attivista wwf







