Legambiente: in 15 anni cementificazione della regione
 
          Una Campania invasa dal cemento. Legale ed illegale. Dal 1990 al 2005 secondo i dati Istat in Campania il consumo del suolo raggiunge cifre drammatiche. In quindici anni si sono persi - denuncia Legambiente - oltre 140mila ettari di superficie libera, pari al 15,5 % della superficie regionale libera. Il ritmo con cui spariscono i terreni, inghiottiti da asfalto e cemento è serrato e preoccupante: 9333 ettari all´anno, pari a oltre 25 ettari in meno ogni giorno, come dire che quotidianamente sparisce una superficie in Campania pari a cinque volte quella occupata dalla Reggia di Caserta. E´ la denuncia di Legambiente che organizza venerdì 18 dicembre alle ore 10 presso l´Agriturismo di Porta Serena -Paestum (Sa) un convegno nazionale sul consumo del suolo. Una denuncia e una proposta da parte di Legambiente che nell´occasione presenterà una proposta di legge che sarà inviata ai consiglieri regionali che si basa su tre punti principali: il suolo è un bene comune; si edifica solo su aree dimesse; ogni nuova costruzione su suolo libero dovrà essere compensata con una superficie doppia destinata a parco. "Una proposta - commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania - per mettere freno alla colata di cemento che si abbatte ogni giorno nella nostra campagna. L´avanzata di strade, case, centri commerciali, capannoni, spesso desolatamente sfitti, non lascia indifferenti i cittadini campani consapevoli che sui suoli regionali si giocherà il futuro dei propri figli e nipoti, perché una aggressione così massiccia al territorio è già una seria ipoteca per le presenti e future generazioni".
 
        






