Accesso ai cani nei negozi di alimenti, si o no? meglio essere chiari ed esporre il cartello
La maggior parte degli esercizi commerciali di Sapri che trattano alimenti quali Centri commerciali, bar, ristoranti, macellerie eccetera, rifiutano l’accesso ai cani, ma non espongono il cartello di divieto previsto per legge.
La legge italiana – dichiara Paolo Abbate socio onorario della LAV – parla invece chiaro al proposito.
A - il Regolamento Europeo Cee 852 del 2004 (ricordato recentemente dall’Ufficio ministeriale d’Igiene), mirando a tutelare la salute dei consumatori vieta a soggetti terzi, non soltanto agli animali, l’accesso agli ambienti e agli stabilimenti in cui si producono e conservano alimenti. Tuttavia,“Il punto fondamentale è che gli animali non devono entrare in contatto con gli alimenti: quindi devono restare fuori dalle cucine, ma possono entrare in macelleria o dai fornai se i banconi sono alti e con vetrate che proteggano i cibi, in modo che le bestie non possano raggiungerli con un balzo. La valutazione comunque, deve farla l’esercente”.
B- l'ANCI, Associazione Comuni Italiani ribadisce che: “ il D.P.R. 320/54 Regolamento della polizia veterinaria ammette l'accesso ai cani nei locali pubblici e mezzi di trasporto purché al guinzaglio. Nessun commerciante può vietare l'ingresso ai cani. Se un cittadino si trovasse nella condizione di essere invitato ad uscire da un locale perché in compagnia del proprio 4 zampe può segnalarlo ai vigili urbani i quali si preoccuperanno di far rispettare la legge.”
Pertanto, considerato che è l’esercente che deve valutare il divieto, la legge consente agli esercenti citati, allorquando lo ritiene opportuno per motivi personali, vietare l’accesso agli animali d’affezione esponendo però il cartello di divieto.

Considerato dunque che molti cittadini, compreso il sottoscritto, hanno registrate spiacevoli scontri verbali con esercenti ignoranti delle norme vigenti, è stato inviato al Sindaco, al Comando V.U di Sapri e p.c. alla Procura pertinente un esposto invitando le autorità citate a verificare quanto dichiarato e, constatata la mancanza di apposito cartello di divieto ai cani davanti il proprio esercizio allorquando ne ha valutata la necessità (dimenticanza molto frequente a Sapri) di proceda secondo la normativa vigente.
Comunicato stampa a cura di prof. Paolo Abbate, socio onorario LAV






