CASTELLABATE: SOLO UNA PICCOLA FERITA
L'IMPORTANZA DELL'INFANZIA NELLO SVILUPPO DELLA PERSONALITA'
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogL'immagine della copertina del libro "SOLO UNA PICCOLA FERITA" Edizione Homo Scrivens introduce nella matrice del suo contenuto. L'adulto conduce per mano il piccolo nel cammino iniziale della sua vita. Notiamo che la mano del bimbo è graffiante, aperta quasi in atto disperato, mentre quella dell'adulto resta indifferente, non è accogliente.
La grande divergenza tra il mondo interiore dei giovanissimi e quello degli adulti diventa in molti casi insuperabile creando problematiche gravi per l'ntera vita.
E' il caso del protagonista di questo romanzo.
Egli, ora adulto, deve prendere per mano sè stesso bambino per "crescere", superando sofferenze, disagi, complessi stratificatisi e determinanti di una complessa personalità. L'autore, impegnato in questa sua opera prima, Ermanno Carnevale Avvocato Presidente della Camera degli avvocati Penalisti di Napoli, dà al protagonista il nome del piccolo figlio, Giulio, confermando quel forte bisogno di tornare indietro e riprendersi per mano!
Il titolo, che deve introdurre molto sinteticamente nel contenuto del testo, non lo comprendo. Escludendo la possibilità che sia voluto essere ironico, non riesco a condividerlo. Manca un punto interrogativo? Voleva essere "La ferita del piccolo"? Resto interdetta! In realtà richiama alle grandi ferite che possono essere inferte proprio da chi più ci deve amare, magari ci ama diversamente da come vorremmo, ed ha il compito di renderci adulti. Argomento molto interessante ma di difficile o impossibile soluzione.
L'incoraggiante messaggio e' che ogni fine prevede un nuovo inizio e che l'età matura aiuta a ritrovarsi!
Sarà infatti proprio la fine di un matrimonio che darà l'imput ad una matura ricerca del vero, profondo se'.
Il testo coinvolge, tra le parole si percepisce sempre più che solo romanzo non è! Avvolto da una patina di fantasia, si percepisce un sentimento profondo vissuto da chi scrive.
Con trascinante stile scenografico si sofferma su particolari descrizioni degli ambienti e dei personaggi, coinvolgendo quasi in un film in attesa delle azioni determinanti. Solo verso la fine diviene più intimistico, rivela emozioni in cui riesce a coinvolgere con tanti approfondimenti, senza un finale stabilito.
Molte le considerazioni esistenziali approfondite:
Troppi i rapporti superficiali che lasciano in un profondo isolamento interiore.
L'attrazione sessuale, che spesso determina gli accoppiamenti, è insufficiente per unioni appaganti.
Il principale dramma della vita è la solitudine esistenziale difficilmente superabile e che può divenire grave, maggiormente per una fragile personalità.
L'eccessiva severità della mamma, che descrive ma sorvolando precipitosamente con quel pudore che non abbandona mai l'autore, lo blocca dall'infanzia in una insicurezza che lo determinerà. Quindi la immatura morte della genitrice lo costringerà ad idealizzarla, a soffrirne la mancanza nell'insuperato desiderio di entrare in lei profondamente e di trovare le sue auspicate espansività.
Il solo accennato gesto suicida del padre attuato in sua presenza, è espresso con poche parole, pur essendo certamente causa principale del dramma condizionante. Tutto è coperto da un velo di pudore che non libera completamente le emozioni, ma che coinvolge. Sotto quel velo vedo anche il suo reale impegno lavorativo, l'autore Ermanno Carnevale avvocato penalista, nel testo descrive il protagonista impegnato in marketing in crisi per dover pubblicizzare prodotti di cui non crede la validità.
Quante volte avrà provato lo stesso disagio come avvocato, per lavoro difensore di un colpevole?
Necessitano per questo libro lettori sensibili, capaci di captare, al di là delle reticenze, quelle profonde emozioni nascoste sotto veli pudichi, tra il tormento nel credere di non essere stato amato, il desiderio di amare e la paura di non saper amare!
Le vicende esteriori sembrano essere banali, invenzioni da cui però traspaiono paure, sofferenze reali, sentimenti ancora in gran parte repressi, che non trovano il libero sfogo. Carnevale sembra non riuscire ad aprirsi proiettando le sue più profonde emozioni, nè a costruire altro da sè, resta su un asse di equilibrio forzato che fa auspicare ad una prossima opera liberatoria e vibrante.
Il testo che definerei "giallo psicologico" scorre comunque tra interessanti riflessioni, evidenziando come ogni realtà sia oggettivamente inesistente, captata diversamente da ogni soggetto. E' un giallo esistenziale, dove la definizione di "giallo" è dovuta a quella "luce" necessaria per scoprire le profonde motivazioni che hanno compiuto "l'assassinio" del protagonista, per far risplendere quella interiorità troppo a lungo offuscata da un buio costruito in una errata difesa e che irrimediabilmente, drammaticamente, ha impedito la libera, completa formazione del sè.
Per richiamare l"importanza dell"Arte nello sviluppo della personalità e nella comunicazione Progetto Danza di Marianna Lupo coordinerà un Intervento sul tema e Maria Rosaria Verrone presenterà due sue espressioni pittoriche sempre sull"argomento.
Ingresso Libero alla Rassegna "Libri Meridionali," Direttore il professore Gennaro Malzone, dove con l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune, Elisabetta Martuscelli, non senza emozione, presentero" questo libro nell"habitat profumato di mare......... simbolico liquido amniotico di augurante Rinascita!



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