"SCINTILLE", 185 SONETTI DEL DR. CAIVANO
Il dottor Saverio Caivano (classe 1945) è stato Cardiologo e Pneumologo ospedaliero al “da Procida” di Salerno; in campo artistico, è poeta romanziere ed è socio A.M.Ar.S. Associazione della quale presidente è il dottor Iagulli, alla quale aderiscono Medici Artisti di Salerno e Provincia. Appassionato di Storia del Medio Evo, Caivano ha scritto diversi saggi intorno a tale periodo, ed è autore di tre romanzi storici: Romualdo, storia d’Amore e di Medicina nella Salerno del XIII secolo; L’Indizio, il Graal, finalmente!; Eppur grande. Le sue elaborazioni di carattere lirico sono associate ad un incredibile ordine di grandezza numerico: è autore di 185 sonetti,raccolti nel volume SCINTILLE (pagine 208,Martedì Letterari Editrice),con saggio critico della professoressa Scarsi.
Giovanna Scarsi, critico letterario e saggista,scrittrice e poeta,organizzatrice e promotrice culturale,consulente editoriale e direttore di collane,fondatrice e presidente de “I Martedì letterari” di Salerno,al trentacinquennale (dal 1981 ad oggi),già preside ordinario di liceo (Liceo classico T. Tasso Salerno) e docente a contratto di letteratura artistica in varie università italiane e straniere,collaboratrice della Radio vaticana è specializzata sulla letteratura dell’otto/novecento,in particolare sul rapporto fra le arti sorelle;è autrice di 22 volumi e un centinaio di saggi per editrici e riviste di prestigio scientifico, è costantemente presente nel dibattito letterario contemporaneo come autrice,relatrice e promotrice di cultura,in Italia ed all’estero.
Il testo del dr. Caivano comprende 185 composizioni liriche con rime strutturate secondo lo schema classico del sonetto (2 quartine e 2 terzine),12 dei quali sono stati musicati (tempi oscillanti tra il 3/4 ed il 12/8,andamento variabile dall’adagio al vivace) ed illustrati attraverso disegni e acquerelli,dall’autore di questo articolo ovvero Giuffrida Farina.”Non esito a definire questa silloge un autentico modello di poesia intimistica,schegge di sentimenti e di fantasia nate da ispirazione e vocazione autentica,sempre sorrette da sorvegliato rigore nella comunicazione e dal rispetto sacro alla forma, prodotto di “doctrina et labor limae”, nonché della parola quale “verbum esprimente la res”,anche nella ricreazione lirico musicale di atmosfere che risultano particolarmente affabulanti …A conclusione accompagnerei questo libro,come già avvenuto per qualche poesia musicata di Caivano nell’altra raccolta,con una serenata:Serenade d’autrefois o anche L’infinito di Roberto Vecchioni,pur sempre ispirato a Leopardi”. (Dal saggio critico di Giovanna Scarsi). Giuffrida Farina

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