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Saldi col trucco, la finanza fa controlli a tappeto e supermulte

📅 mercoledì 6 gennaio 2010 · 📰 CronacaSalerno

saldi truccati finanza

A meno di una settimana dall’avvio delle vendite a prezzi ridotti e della conseguente caccia all’affare, sono venticinque le multe elevate dalle forze dell’ordine ai danni di altrettanti commercianti che hanno tentato di eludere la legge e di "truccare" la merce.

Diciannove le contravvenzioni effettuate nella sola giornata di lunedì dagli uomini della Guardia di Finanza che hanno passato al setaccio diversi negozi del centro e della zona orientale per verificare la corretta applicazione della normativa che disciplina i ribassi. In pratica la legge prevede che i cartellini esposti indichino il prezzo originario, la percentuale di sconto ed il prezzo definitivo. Una pratica spesso disattesa, o per malafede o per semplice sciatteria.

Nel fine settimana appena trascorso, altri cinque verbali erano stati elevati dagli agenti della polizia municipale, che stanno monitorando con attenzione le vendite a prezzi stracciati. Dopo un inverno di austerity legato alla crisi, sono tanti i salernitani che si stanno riversando per le strade alla ricerca di un capo di abbigliamento o di un accessorio su cui avevano messo gli occhi e che in periodo di svendite possono acquistare senza finire con il conto in rosso. Ma l’Unione consumatori raccomanda di tenere a freno gli entusiasmi e di seguire delle elementari regole di buon senso per evitare di ritrovarsi con un prodotto difettato o inutile. Prima di scegliere cosa comprare sarebbe opportuno fare un giro perlustrativo per le vetrine e individuare i prodotti che interessano.

Il comitato provinciale consiglia di non fermarsi al primo negozio che pratica sconti, ma di visitarne diversi e di confrontare i prezzi esposti e la qualitá della merce. Questo perchè se a cento metri di distanza un altro esercente vende lo stesso articolo a prezzo dimezzato, il consumatore non potrá rivendicarne il cambio. E’ buona regola non lasciarsi sedurre dai ribassi che superano il 50% rispetto al costo iniziale, perchè difficilmente un commerciante ha ricarichi superiori, a meno che non si tratti di un artigiano. E’ bene diffidare sempre di chi impone il pagamento in contanti pur avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di bancomat e carte di credito. Altri consigli utili: guardare le etichette che riportano la composizione dei tessuti; diffidare dei capi disponibili in tutte le taglie ed i colori e dei negozi che espongono i cartelli "la merce venduta non si cambia". Se gli articoli sono difettosi devono essere infatti sostituiti per legge e gli utenti possono rivendicare il loro diritto al cambio.

Fonte: lacittadisalerno.gelocal.it

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