A due secoli dal decreto di chiusura rinasce la scuola medica salernitana
Rinasce la scuola medica salernitana, chiusa con il decreto del 19 novembre 1811 firmato del re di Napoli Gioacchino Murat. La legge ottocentesca intendeva riconoscere solo alla prestigiosa Università di Napoli la facoltà di emettere diplomi di laurea in medicina. Ora con la firma odierna del protocollo d’intesa per la costituzione dell’Azienda Ospedaliera integrata con l’Università San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, Salerno avrà di nuovo la sua scuola di medicina. L’intesa è stata sottoscritta dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, dal rettore dell’Università degli Studi di Salerno Raimondo Pasquino e dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona Attilio Antonio Montano Bianchi.
L’azienda avrà il compito di assicurare, nell’ambito degli obiettivi della programmazione regionale, l’integrazione dell’attività assistenziale con quelle di didattica e di ricerca. Per raggiungere tale fine saranno costituiti i dipartimenti ad attività integrata (DAI), costituiti sulla base dell’analisi del fabbisogno dei posti letto necessari.
Entusiasta della firma il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino: «Oggi nasce formalmente la nuova scuola medica salernitana. Abbiamo lavorato davvero molto intensamente con l’università di Salerno, che in questi anni ha fatto enormi passi in avanti, e con l’azienda ospedaliera per dar vita a un nuovo modello di istituzione integrata, fortemente innovativa, che prevede un percorso di istruzione presso l’università e di formazione presso l’azienda ospedaliera. Si tratta di un fatto molto significativo e di grande cambiamento per la medicina qui in Campania».







