VALLO DELLA LUCANIA: LETTERATURA E TEATRO CHIEDONO "QUANTO E' CAMBIATA QUESTA SOCIETA'?

La novella di Pirandello scritta nel 1915, divenuta poi pièce teatrale in tre atti, ora proposta da Leo Gullotta in un unico atto, "Pensaci, Giacomino ", invita in realtà NOI a pensare quanto si giudichi troppo spesso solo dalle false apparenze, sempre pronti a malignare, condannare con superficialità, senza conoscere nè approfondire i reali contenuti!

Uno spettacolo di ottimo livello quello con cui il Direttore Artistico del Teatro La PROVVIDENZA, DON VALERIANO POMARI, ci fa iniziare il 2020.

Una fanciulla, Lillina, rimasta incinta da un giovane condizionato dalla famiglia, Giacomino, non sa come portare avanti la sua gravidanza, il professor Toti (Leo Gullotta) pensa di aiutarla prendendola in sposa, lasciandole quindi, a sua morte, anche la sua pensione, senza nulla chiedere, rispettando il suo sentire ed il suo rapporto con l'amato Giacomino.

Un contenuto quindi che apparentemente viene diversamente colto da una società maligna, superficiale e pettegola. Tutto si svolge con umorismo.

La regia di Fabio Grossi e la bravura di Leo Gullotta offrono uno stile teatrale ritmato, facilmente recepito.

Ottimo il cast: Lillina ( Federica Bern), figlia di due bidelli ( Rita Abela e Valerio Santi), Giacomino ( Marco Guglielmi), la domestica ( Gaia Lo Vecchio). la sorella di Giacomino, Rosaria ( Valentina Gristina), il sacerdote del paese, Padre Landolina ( Sergio Mascherpa), il direttore del Ginnasio ( Liborio Natali).

Luci di Umile Vainieri, musiche di Germano Mazzocchetti con i brani cantati da Claudia Portale.

Anche le belle scene di Angela Gallaro Goracci partecipano all’interpretazione registica di Grossi: suggestivi gli sfondi che trasmettono l'oppressione degli "sguardi" maligni di una falsa siocietà!

Fa pensare anche che è da un anziano, non da un giovane che giunge l'aiuto ed in particolare il coraggio di una verità incurante dell'apparenza mal interpretata!!