Montecorice senz’acqua: dal sindaco Sos alla Procura
Quattro giorni senza acqua: il comune di Montecorice chiede l’intervento della magistratura. Nella mattinata di ieri, Flavio Meola, sindaco del piccolo comune cilentano, ha infatti inviato una lettera-denuncia alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania perché chiarisca le eventuali responsabilità sui "disservizi nell’erogazione dell’acqua potabile sul territorio comunale", l’ultimo dei quali ha lasciato a secco quattro frazioni del comune e più di 500 residenti per ben quattro giorni di seguito, fino alla serata di domenica Dopo mesi e mesi di disagi l’ultima interruzione idrica è stata la proverbiale "goccia", che ha spinto il primo cittadino a scrivere, oltre che alla Procura vallese, al Prefetto di Salerno, all’Asl Salerno 3, all’assessorati all’Ambiente della Regione Campania e, ovviamente, al Consac Gestioni idriche SpA, all’Asis Salernitana Rete ed Impianti e all’Ato (Ambito Territoriale Ottimale Sinistra Sele). Inoltre, da ieri il comune di Montecorice ha nominato un legale di fiducia per l’avvio di una richiesta di risarcimento danni alla quale potranno aderire tutti i residenti che, a causa della continua sospensione della erogazione, hanno subito danni economici.
“Da mesi l’acqua arriva a singhiozzo, o non arriva proprio per giorni e giorni - ha spiegato Meola - . Abbiamo chiesto spiegazioni alle autorità competenti, ma nessuno ha chiarito le cause del disservizio. Adesso dichiamo basta: andremo fino in fondo per individuare le responsabilità".







