Sele, ipotesi centrale nucleare: il fronte del no si organizza

SALERNO - Sinora tutti hanno smentito, ma i cittadini non si fidano. L’ipotesi di una centrale nucleare alla foce del Sele fa ancora discutere. Domenica scorsa un gruppo di cittadini di Albanella, Altavilla e Capaccio si sono autoconvocati in un bar di Matinella, frazione del Comune di Albanella, e hanno costituito il primo comitato «No alla centrale nucleare nella Piana del Sele». L'iniziativa è partita dal sito internet Albalandia.it.

VOCI INSISTENTI - Le voci su un sito nucleare in provincia di Salerno sono cominciate a correre a partire da giovedì scorso. Francesco Emilio Borrelli, commissario regionale dei Verdi, ha diffuso, infatti, una nota in cui si dava conto di sopralluoghi fatti dall’Enel e da commissari del Governo alla foce del Sele per individuare un sito idoneo alla costruzione di un impianto di energia nucleare. Il giorno dopo, il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia ha ripetuto in Parlamento la smentita di rito: “Non esiste ancora una mappa dei siti”. Nonostante ciò, è già partita sul territorio l’organizzazione della protesta.

IN RETE - Su Facebook è comparso un gruppo intitolato “No alla centrale nella Piana del Sele”, che nel giro di paio di giorni ha raccolto oltre 2000 adesioni. Il comitato civico, che si è costituito domenica, lancerà a breve una massiccia campagna di informazione e di sensibilizzazione sul tema del nucleare. Tra qualche giorno partirà anche una petizione popolare per chiedere ai Consigli comunali del Piana del Sele e del Cilento di approvare una delibera, con cui venga manifestata la contrarietà alla costruzione di un centrale nucleare “né a Foce Sele - spiega un comunicato del comitato - né nel Garigliano, né in nessun altro posto di Italia”.

R. W.