Esame di Stato in sicurezza nel Cilento, in adesione al recente Protocollo firmato da Sindacati e Ministero dell’Istruzione
          
di Emilio La Greca Romano | BlogMentre a Roma, intorno al Decreto Scuola, si va verso la fiducia, pur rimanendo il nodo precari ancora irrisolto, nella cittadina di Agropoli aumenta la tensione specialmente per l’esame conclusivo della Scuola Superiore. Alunni maturandi e proff. coinvolti, già prefigurati in posizione di regolare distanza, guanti e mascherine, si dedicano alla necessaria lettura e agli approfondimenti delle diverse Ordinanze Ministeriali riguardanti il singolare Esame di Stato che quest’anno scolastico la sorte ci ha riservato. Intanto per lo stesso sono diffusi i malumori da parte dei docenti della penisola (e non solo). L’Associazione Nazionale dei Proff., infatti, a seguito di una seria  rilevazione dati per un sondaggio mostrano che il 70 per cento degli intervistati è contro l’idea di tornare a scuola per l’esame per diversi motivi, ma specialmente per la fobia del possibile contagio.
Altra dimostrazione d’avversità nei confronti del prossimo esame, in questo clima di dubbi e incertezze, è la necessaria forzatura, a cui sono stati costretti, i dirigenti degli uffici regionali; questi, in effetti, con relativi provvedimenti hanno dovuto convocare d’ufficio dirigenti ed ex dirigenti a capo delle commissioni. Intervento resosi necessario per colmare la diffusa carenza dei presidenti, ma anche di diversi commissari..
Il Cilento, in clima Coronavirus, malgrado il calo emergenziale e una certa apertura alla normalità, si appresta a vivere questa esperienza. Una esperienza che si spera in verità in assoluta sicurezza così come viene assicurato dai sindacati di categoria e dal Ministero dell’Istruzione. Le parti hanno firmato il protocollo d’intesa il 19 maggio u.s. Questo accordo offre alle scuole regole certe. Non mancano tavoli collaborativi e di confronto a ogni livello. La dirigente Pane, in osservanza al riferito protocollo, riferisce già in merito alle intese con enti locali, come la Croce Rossa. Saranno contemplate misure di igienizzazione dei locali, distanziamento, scaglionamento dei candidati e autocertificazioni. Dall’esame di stato alla problematica specifica della organizzazione e gestione didattica curriculare. “La valutazione finale degli alunni per l’anno scolastico in corso, sulla base delle prime disposizioni ministeriali, riferisce la Dottoressa Teresa Pane, Dirigente dell’Istituto Superiore di Stato “Vico-De Vivo”  punta a valorizzare il percorso degli studenti, tenendo conto dell’eccezionalità di questo anno scolastico e guardando anche al prossimo, con apposite misure di recupero degli apprendimenti. 
Dottoressa Pane, in che modo avverrà la valutazione degli studenti per l’ammissione alle classi successive al “Vico-De Vivo” e nelle altre scuole secondarie di secondo grado? 
“ La valutazione degli studenti avverrà sulla base dell’attività didattica effettivamente svolta, in presenza e a distanza; gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline; per gli studenti ammessi alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano di apprendimento individualizzato per recuperare, a decorrere dal 1° settembre prossimo, gli obiettivi di apprendimento non conseguiti. Occorre precisare che si potrà bocciare anche quest’anno! Non saranno ammessi all’anno successivo le studentesse e gli studenti con un quadro di apprendimento carente fin dal primo periodo scolastico".
In quali casi si potrà bocciare?
“Due sono i casi che possono portare il consiglio di classe a considerare la non ammissione alla classe successiva di uno studente: nel primo quando i docenti del consiglio di classe non sono in possesso di alcun elemento valutativo relativo all’alunno, per cause non imputabili alle difficoltà legate alla disponibilità di apparecchiature tecnologiche ovvero alla connettività di rete, bensì a situazioni di mancata o sporadica frequenza delle attività didattiche, perduranti e già opportunamente verbalizzate per il primo periodo didattico; nel secondo quando, invece, l’alunno viene escluso dagli scrutini per provvedimenti disciplinari emanati ai sensi dello Statuto delle studentesse e degli studenti.
La scuola riaprirà a settembre. Questo sembra essere un dato certo. Il Comitato Scientifico ha già definito le linee guida. Ripartirà anche la Scuola del Cilento in osservanza ai dettati per la ripartenza. Distanza di due metri e mascherina, turnazioni in aula con didattica a distanza e chi più ne ha più ne metta… La politica deciderà il ritorno di tanti bambini, ragazzi e proff. Di certo, tutto avverrà alla luce dell’ ampliamento dell’offerta formativa” e richiederà un grande senso civico di responsabilità individuale e collettivo. Speriamo tutto passi e presto si ritorni a quell’ormai perduta, bella nostalgica normalità.
        






