Castellabate, bando per demolire le opere abusive del Castelsandra
Il Comune di Castellabate ha pubblicato il bando di gara per demolire le opere abusive del complesso alberghiero Castelsandra. L’importo dei lavori, compreso gli oneri per la sicurezza, è di 418.776,25 euro. Le imprese concorrenti hanno di tempo fino al 31 ottobre per presentare le offerte. La ditta che si aggiudicherà i lavori dovrà ultimarli entro 150 giorni dalla consegna.
L’intervento consiste nella demolizione di costruzioni di varia tipologia, nel rimboschimento delle aree interessate con la preparazione delle stesse a una bonifica approfondita. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.comune.castellabate.sa.it o presso l’Ufficio tecnico lavori pubblici.
La copertura finanziaria dell’intervento è stata assicurata dalla Regione Campania con il fondo di rotazione per un importo di 600mila euro.
Coniugare le esigenze di tutela con quelle preordinate a garantire lo sviluppo sostenibile del territorio è infatti l’obiettivo che si pone il Comune di Castellabate, guidato dal sindaco Costabile Maurano.
E, pur avendo la piena titolarità e disponibilità dell’immobile, il Comune ha ritenuto opportuno confrontarsi con gli altri Enti interessati alla vicenda e partecipare alla redazione di un protocollo d’intesa siglato con la Sovrintendenza per i Bappsae di Salerno e Avellino, la Regione Campania e l’ente Parco del Cilento e Vallo di Diano sulla riqualificazione dell’intera area del Castelsandra a fini turistici.
Per tutelare le emergenze naturalistiche presenti nell’area su cui sarà realizzato l’intervento di demolizione, sarà richiesto all’impresa esecutrice dei lavori il rispetto di un protocollo per la gestione ambientale del cantiere, con il controllo di acque reflue ed emissioni acustiche, la gestione dei rifiuti, dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera, la massima cura nelle operazioni di carico-scarico, trasporto e stoccaggio, il controllo delle aree di deposito, il ripristino della situazione preesistente al termine dell’occupazione delle aree di cantiere, nonché opere di reinserimento paesaggistico delle aree sottoposte a modifiche permanenti.
Dopo l’abbattimento delle superfetazioni e dei volumi abusivi, è previsto anche il recupero architettonico e ambientale del nucleo originario del Castelsandra, attraverso una vasta operazione di ingegneria naturalistica e la riprogettazione complessiva delle aree verdi. In particolare, saranno utilizzati materiali naturali e biocompatibili con un ampio uso della pietra locale e calcarea, nonché l’abbattimento di ogni barriera architettonica.
La riqualificazione ambientale e architettonica dell’area del Castelsandra, finora in disuso e in stato di rovina, apporterà significative ricadute per l’economica locale, contribuendo allo sviluppo di un’offerta ecosostenibile in un territorio a forte vocazione turistica.
La storia del Castelsandra
Il nucleo centrale del Castelsandra, ubicato in località Piano Melaino nella frazione S. Marco di Castellabate, fu edificato da una coppia di belgi a metà anni ’70, in ricordo della figlioletta morta Sandra, con regolare licenza edilizia rilasciata dal Comune nel 1974.
Solo negli anni Ottanta la proprietà fu venduta a una società facente capo ad un esponete della camorra, che realizzò 26 residence abusivi ed ampliò illegittimamente il nucleo originario dell’hotel.
A disporre la confisca del Castelsandra fu il tribunale di Napoli nel 1992.
Dopo una vicenda giudiziaria che ha visto la società hotel Castelsandra opporre inutilmente una serie di ricorsi, il compendio immobiliare fu consegnato al Comune dall’agenzia del demanio nell’ottobre del 2001.
Al momento della confisca il complesso è risultato costituito da un corpo principale in muratura di 5 piani con cucine, servizi, sale ristorante e 125 camere , 25 prefabbricati leggeri adibiti a residence e montati su platee di cemento e disseminati nel parco verde, un altro prefabbricato adibito prima a mini market e poi a deposito, altri due piccoli fabbricati, un locale discoteca, due piscine, un campo di calcio, 4 campi da tennis, più locali spogliatoi, piazzole, terrazzamenti e impianti tecnologici.







